14/07/2015 13:39
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Walter Sabatini, e la conferma sta proprio nel viaggio (annunciato) in Inghilterra, ha come priorità il centravanti da mettere a disposizione di Rudi Garcia. Subito, se sarà possibile. E, se anche ci vorrà più tempo, rimane il finalizzatore il primo obiettivo di mercato per la nuova stagione. La missione a Manchester è servita per incontrare la dirigenza del City e portare Dzeko alla Roma. A fine giornata è mancata la fumata bianca. «Trattativa complicata» ha sussurrato il ds giallorosso ai suoi collaboratori. Anche perché è ancora alla fase iniziale. Non c’e l'intesa sulla valutazione dell’attaccante. Parti distanti (circa 10 milioni), come sempre accade all’alba di ogni negoziazione. Ma Sabatini sa che la società inglese punta a cedere il bosniaco. Meglio ancora se all’estero e non in Premier, per non ritrovarselo da avversario. Quindi va benissimo l’Italia. Basta mettersi d’accordo. E qui ancora non ci siamo.
ALLEATO PREZIOSO - Dzeko ha detto sì da tempo alla Roma: contratto quadriennale (con opzione per il quinto) da 4 milioni (più bonus facili) a stagione, per arrivare a 5. Il manager del centravanti, lunedì 6 luglio, non solo ha ufficializzato il gradimento del suo assistito proprio a Sabatini, nel colloquio avuto a Milano. Ha anche creato il primo contatto con il City e preparato il blitz del ds giallorosso. Che, partendo è sbarcato domenica a Manchester per l’assalto definitivo al bosniaco. Edin ha già avvisato la società inglese: la destinazione è ok.
NESSUNO SCONTO - Sabatini ha incontrato lo spagnolo Txiki Begiristain, direttore sportivo del City. Dal club di Manchester non filtrano dettagli del faccia a faccia. Anzi, la versione ufficiosa è questa: la Roma non ha ancora formalizzato l’offerta. Il ds giallorosso, però, si è presentato con diverse proposte. Da quella di 15 milioni più 3 di bonus, per arrivare a 18, all’altra che prevede il robusto prestito oneroso di 10 milioni e il riscatto obbligatorio con altri 10 (20 il totale). La società inglese è partita da 20 milioni di sterline, cioè poco meno di 28 milioni di euro (e, a quanto pare, 2 di bonus). E lì si è fermata. Sabatini è rimasto spiazzato. Anche perché ha capito che non c’è aria di saldi. Nessuno sconto, per ora. Un esempio: per Jovetic, come sa bene l’Inter, il City vuole 21 milioni di euro, escludendo per il montenegrino la cessione in prestito. E non ha mai rivisto, ormai da qualche settimana, la richiesta iniziale per l’ex viola. L’acquisto di Sterling, appena arrivato dal Liverpool e pagato 68 milioni, spinge Dzeko fuori dal gruppo di Pellegrini. Ma proprio il peso dell’investimento per il nuovo attaccante non permetterà al City di abbassare (troppo) il prezzo (fuori dalla Premier 2-3 milioni in meno). E magari accetterà la rateizzazione biennale. Il ds giallorosso confida nel ruolo di Redzepagic: è l’agente del bosniaco che sta lavorando alla mediazione tra le due società.
MOSSE E DEPISTAGGI - Non c’è solo Dzeko, in partenza per l’Australia (via Abu Dhabi) proprio come la Roma. Lo stesso City è convinto che Sabatini abbia alcune opzioni di scorta. Anche in Inghilterra: Lukaku dell’Everton è da sempre sul taccuino del ds giallorosso che ieri ha contattato nuovamente il manager di Mitrovic. Il giovane serbo dell’Anderlecht ha rifiutato di nuovo il Newcastle che ha offerto 17 milioni al club belga. La Roma può averlo con 15 e il calciatore, ovviamente, verrebbe di corsa nella capitale: la Champions fa la differenza. C'è sempre il venezuelano Rondon dello Zenit (proposto già a fine maggio). Ma Sabatini, come strategia, tiene aperte le diverse soluzioni pure per mettere pressione all’interlocutore principale. Se fosse per il ds giallorosso di attaccanti ne prenderebbe due. Anche per lo stesso ruolo, quello di centravanti. Adesso, però, è concentrato solo sul colpo principale. Tra l’altro Dzeko e Mitrovic, tanto per citare i due più gettonati, sono entrambi extracomunitari. Prendere loro due, significherebbe al tempo stesso rinunciare ad altri, da Salah a Baba, perché non più tesserabili. E Sabatini, non dimentichiamolo, deve cedere almeno tre attaccanti della rosa di Garcia. Prima cercherà di capire se il City verrà incontro alla Roma. La distanza tra domanda e offerta è ancora eccessiva. Ma in giornata il ds, già rientrato in Italia (a Milano), preparerà l’ennesimo rilancio. Sempre con Begiristain.