La fretta di Castan e l’ironia di capitan Totti

08/07/2015 13:29

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La presentazione da ritiro fila liscia tra sorrisi e «forza Roma», anche di e , che parlano poco l'italiano ma già sono calati nella parte. Sul palco del centro di Pinzolo, tutta la squadra, vecchi e nuovo, Iago . ha voglia di scherzare, fa gruppetto con e e stuzzica l'amico Morgan, «purtroppo per te sarà l'ultimo anno, il prossimo lo vivrai tra loro (indicando i tifosi, ndr)». Poi il capitano, cha ha ricomprato per diecimila euro la sua maglia messa all'asta per Roma Cares, ha ricordato la sua vena da derby. «Il più bello? Quello dello scudetto. I gol del derby dell'anno scorso? Belli per me, ma sono stato aiutato dalla squadra. Nel ritorno ho fatto solo le magliette...». poi, prende la parola ma non sembra il solito brillante Rudi. Questa è la sensazione, al di là delle sue parole sempre pensando all'obiettivo: vincere. «Questa squadra ha fatto due secondi posti. Siamo più o meno gli stessi, è arrivato solo Iago , che mi rende felice e ci darà tanta qualità. La maggioranza del gruppo resterà qui e porterà la Roma in alto». Super osannati Yanga Mbywa, per ovvi motivi, più e , che già in mattinata si era presentato in sala stampa. Applausi per tutti, comunque.

IL BRASILIANO RILANCIA - La sostanza va oltre la forma: basta parlare della malattia, basta considerare un atleta a rischio carriera, uno da accogliere sempre con la pacca sulla spalla perché ritenuto in difficoltà. Si avverte un dolce desiderio di normalità. «Voglio tornare a dar fastidio ai tifosi avversari», così Leo, invece, vuole guardare al futuro. Perché quel "dare fastidio" significa anche beccarsi qualche insulto dagli spalti. Questo sarebbe il vero ritorno alla normalità, a quella vita da atleta che senti addosso solo quando sei in campo, nella competizione. così vuole sentirsi vivo. In partita. Fa piacere il tweet di Del Piero («ben tornato, faremo il tifo per te»), lusinga il sapere di non essere stato mai solo e che tutti adesso ti sorridono e ti aspettano, ma ora la professione è avanti, comincia un'altra sfida. «L'obiettivo è tornare per la prima di campionato. Se ci sono quaranta partite, io ne voglio giocare quarantacinque», il suo comandamento. «Ringrazio Dio per avermi dato la forza, ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino, e sono tantissimi. Ho ripreso a lavorare con serenità e , il nuovo , è la persona giusta per questa nuova fase della mia carriera».