20/07/2015 13:24
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Quattro su venti, raccontano le cronache. Solo quattro squadre della massima serie giocano con la difesa a tre, Genoa, Palermo, Torino e Udinese, in ordine di apparizione. Tutte le altre, piazzano quattro difensori davanti al portiere. E il dato va in controtendenza rispetto a quanto accaduto recentemente, e ai massimi livelli, nel calcio italiano. La Juventus di Antonio Conte ha vinto tre degli ultimi quattro scudetti con la difesa a 3, ad esempio; senza dimenticare che la Nazionale azzurra dello stesso Conte si sistema (ovviamente...) con tre centrali davanti a capitan Buffon. A dirla così, sembrerebbe che il calcio italiano parta sempre da tre, che quello sia il Gioco Italiano ma - in realtà - le cose non stanno esattamente così. Sono i numeri, a dirlo. Tra le quattro squadre che prediligono i tre centrali, il Genoa è l’unica che gioca con tre attaccanti, e sotto questo aspetto Giampiero Gasperini è un vero maestro di quel modulo, il 3-4-3; Palermo, Torino e Udinese hanno cinque uomini a centrocampo e soltanto due punte. Se Beppe Iachini e Giampiero Ventura praticamente da sempre sono seguaci del 3-5-2, la novità arriva da Udine dove Stefano Colantuono, una vita trascorsa a 4-4-2 sui campi di mezza Italia, si è convertito alla difesa a tre. Questo non significa che le cose (tatticamente) per lui e per tutti i suoi colleghi andranno sempre in questa maniera, ma è molto più facile che un allenatore amante della difesa a tre passi a quattro che uno che usa la difesa a 4 passi a quella a 3.
IL RIFINITORE Sulla carta, il sistema di gioco più gettonato nella massima serie è il 4-3-3, inteso anche come 4-3-1-2. Il sacchiano 4-4-2 è roba che appartiene al più giovane allenatore del torneo, Roberto Stellone del Frosinone, e all’esperto Rolando Maran del Chievo. Ma quando si parla di 4-3-3 raramente si può far riferimento al modulo di Zdenek Zeman anni 90: Eusebio Di Francesco, a Sassuolo, si avvicina più di tutti al boemo; Stefano Pioli spesso sistema la sua Lazio con il 4-2-3-1, così come Rudi Garcia alla Roma. Insomma, spesso si usa il falso nueve ma lo si spaccia per centravanti. Ma c’è anche chi si costituisce a braccia alzate confessando un trequartista alle spalle delle due punte. Come Max Allegri ala Juve, il Mancio all’Inter oppure l’ambizioso Mihajlovic al Milan.