13/07/2015 13:43
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Dalle prime corse sulle Dolomiti alla tournée in mezzo ai canguri, la Roma viaggia senza sosta. Ed è come se vivesse due realtà parallele. Il punto di vista interno a Trigoria è pieno d’ottimismo: il preparatore Norman si è subito inserito alla grande conquistando la fiducia dei giocatori e lavorando in sintonia con Garcia; l’organizzazione e l’ordine all’interno del gruppo sono miglioriati grazie ai vari cambi nello staff compreso l’insediamento del team manager Zubiria; sul campo buone notizie inaspettate da Maicon, che non ha saltato una seduta, da Castan di nuovo impegnato in una partita «semi-seria» dopo un anno, mentre su Strootman si continua a navigare a vista, consapevoli che prima di ottobre-novembre sarà difficile recuperarlo.
La Roma vista da fuori, invece, fa venire l’ansia ai tifosi ancora ignari delle prossime mosse: passi per la sconfitta contro i modesti ungheresi nella prima amichevole di sabato, giocata con le gambe ancora imballate, la lentezza del mercato e i casi aperti all’interno di una rosa ancora incompleta non consentono di dare una valutazione attendibile sulla competitività della squadra nel prossimo campionato, dove le milanesi promettono di tornare alla ribalta a suon d’acquisti. Per quelli della Roma bisogna aspettare ancora. E dipendono, come accade un po’ ovunque, anche dalle cessioni.
Detto che Destro e Gervinho continueranno ad allenarsi con la squadra in tournée aspettando novità dai rispettivi procuratori, nel gruppetto dei nazionali attesi stamattina a Trigoria per i test medici e atletici ci sono altri due giocatori sul mercato: Doumbia e Ljajic. Insieme a loro riprenderanno a lavorare De Rossi, Manolas, Torosidis, Pjanic, Romagnoli (dovrebbe arrivare direttamente domani in tempo per decollare verso l’Australia insieme ai compagni), Keita e Nainggolan. Gli ultimi due tornano con la penna in mano per firmare i rispettivi rinnovi, mentre Ibarbo si aggregherà durante la tournée.
I test di lusso contro City e Real serviranno a verificare i progressi, poi Garcia punterà forte sulle tre settimane di lavoro a Trigoria intervallate da altre amichevoli probanti. E a quel punto avrà in mano la vera Roma. Con Dzeko e non solo.