18/07/2015 14:34
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Sabatini incontra a pranzo Salah. Il tutto avviene in un ristorante italiano di Londra, lo Zafferano, sito in Lowndes Street 15. Presente anche l’avvocato Abbas, il legale che cura gli interessi del calciatore. La notizia fa presto il giro dei social forum e di internet arrivando nel pomeriggio di ieri anche nel ritiro (a Moena) della Fiorentina, non suscitando però sorpresa. Il perché è dovuto a due fatti: 1) La scorsa settimana il dg viola Rogg aveva telefonato alla dirigenza giallorossa per un semplice avvertimento, mascherato da gentleman agreement, volto a scongiurare contatti con Salah, finché non si fosse risolta la querelle con il calciatore 2) Nei giorni scorsi lo stesso dirigente è volato a Londra per parlare con il Chelsea, trovando un’intesa di massima sulla questione. Proprio il club inglese lo ha messo a conoscenza di due offerte per l’egiziano, da parte dell’Inter e della Roma, che quindi non hanno rispettato l’invito ad attendere la risoluzione della disputa legale. Rogg, seppur rammaricato, ha però trovato un punto d’incontro con i Blues: da un lato la Fiorentina è pronta a rinunciare all’azione legale nei confronti dell’egiziano (per liberarlo, a malincuore, anche sul mercato italiano) e dall’altro viene risarcita con il centrocampista under 19 dei Blues, Loftus-Cheek. In serata, ha poi parlato Andrea Della Valle: «Salah è stato mal consigliato. A Londra visto che ci vanno tutti andremo anche noi». Probabile ma sarà un ritorno, visto il viaggio di Rogg dei giorni scorsi.
LA CHIAVE MATTIA Chiusa la parentesi inglese, inizia quella italiana. Perché nel pomeriggio di ieri inizia a circolare l’indiscrezione di un contatto diretto tra Roma e Fiorentina, per far diventare Destro l’indennizzo messo sul piatto, questa volta da Trigoria. Un’ipotesi di mercato che aleggia da tempo. Un cerchio perfetto, tracciato soprattutto dall’agente di Mattia, che contrasta con la reazione trapelata da Moena: «Sicuri? Noi ci stiamo indirizzando su altro». Una replica inattesa che potrebbe anche esser volta a far abbassare il costo del cartellino dell’attaccante che la Roma, nella trattativa con il Monaco, aveva finito per valutare 13 milioni, più il diritto di ottenere il 10% sulla futura cessione. In totale, circa 15 milioni. Una vicenda che messa così sembra dunque profilare il finale scontato: Salah alla Roma (prestito di 2 milioni e 23 milioni per il riscatto) e Destro con Loftus-Cheek ai viola.
INCOGNITA INTER Ma attenzione all’Inter. Perché prima dell’accelerazione di Sabatini (che ha pareggiato l’ingaggio di tre milioni offerti dai nerazzurri all’egiziano, garantendogli anche la possibilità di disputare la Champions) il club di Thohir aveva raggiunto un’intesa col Chelsea, leggermente inferiore a quella giallorossa. I rapporti tra il magnate indonesiano (che sta seguendo la trattativa personalmente) e Abramovich, oltre al canale privilegiato Mourinho-Inter, lascia l’esito della contesa incerto. Il rischio dunque è quello di andare incontro ad un lungo braccio di ferro che nel caso di vittoria precluderebbe la possibilità a Trigoria di tesserare un altro extracomunitario. Dato Dzeko per obiettivo principale, la rinuncia a Baba (extra Ue anche lui) diventerebbe scontata (proprio a favore del Chelsea) con Adriano pronto a sbarcare nella capitale. A meno che Sabatini (ieri sera a cena con Baldini: piacciono Davies e Rose del Tottenham) non riesca in giornata a strappare ai Blues anche Filipe Luis (che sembra però destinato all’Atletico Madrid) sacrificando Romagnoli.
FRANCESCO DIXIT Mentre dal Paraguay viene ufficializzata la cessione del 70% del cartellino di Sergio Diaz alla Roma, Totti a Melbourne aspetta il centravanti bosniaco: «Non sta a me convincerlo perché c’è già Pjanic che per fortuna gli ha parlato benissimo di Roma e della Roma. Io spero solo che arrivi, perché è un top player formidabile sotto porta e può aiutarci a fare meglio dello scorso anno». La Roma affronterà il City in amichevole il 21, per quel giorno il bosniaco potrebbe non ancora aver cambiato maglia, ma Garcia sembra non avere fretta: «Il lavoro della società prosegue, ma non dobbiamo correre perché dobbiamo essere sicuri della qualità dei giocatori che prendiamo. C’è tempo, io sono tranquillo». Benché sia un’amichevole, l’appuntamento di questa mattina (ore 11 italiane) contro il Real Madrid sa di Champions. Garcia, dopo la delusione dello scorso anno, vola basso: «Dipenderà dal sorteggio ma proveremo a superare il turno. La Juve in finale di Champions e Napoli e Fiorentina in semifinale di Europa League dimostrano che calcio italiano sta facendo cose di nuovo importanti e lo sta dimostrando anche il mercato con i nuovi arrivi». Quelli che la Roma sta ancora aspettando.