04/07/2015 13:56
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Walter Sabatini esce allo scoperto: «Dzeko? Non è vicinissimo ma pensiamo che sia un giocatore giusto per la Roma».Lo fa nella sua Perugia, durante il Football Fest, primo festival dedicato al racconto del calcio. Come accadde una decina di giorni fa per Bacca («Sì è vero lo vogliamo ma non posso dire altro»), è subito iniziata l’esegesi delle sue parole. Due le ipotesi: 1) Dzeko è stato già preso/bloccato 2) Non è nemmeno lui la prima scelta della Roma. Stavolta, però, tutto lascia pensare che il ds non abbia mentito. La risposta è seguita alla domanda di un bambino, dopo che lo stesso dirigente era sembrato onesto nel dichiarare che «Ibrahimovic basta certamente per vincere lo scudetto ma anche per rovinare una società». La Roma getta dunque la maschera. Come si presumeva oramai da qualche giorno, è il bosniaco l’obiettivo numero uno per l’attacco. Parole che oscurano il volo pindarico con il quale il ds in precedenza aveva provato ad addossare il flop di Iturbe all’ambiente («Hanno voluto distruggerlo in fretta,ha scontato una sorta di rigore cittadino e hanno iniziato a demolirlo») e provato a rivalutare la campagna acquisti di gennaio: «Mi sono già autodenunciato. Comunque Doumbia ha aperto due partite che hanno portato sei punti e Ibarbo con la sua progressione ha prodotto il primo gol al derby. Quindi questi investimenti hanno portato i punti che servivano per la Champions».
IBARBO A PESO D’ORO A proposito del colombiano, ieri a Trigoria sono stati ufficializzati i costi dell’operazione: 5 milioni più 6 di bonus per il nuovo prestito e 8 per il riscatto. Della serie: si scrive Ibarbo, si legge Nainggolan. Intanto a sorpresa, dopo che giovedì Roma e Watford avevano annunciato il trasferimento di Holebas al club inglese per 2,5 milioni (più 0,5 di bonus), il greco ha dichiarato di non aver «ancora firmato per il Watford. Hanno organizzato il mio trasferimento senza chiedermelo. Non ho mai detto di voler lasciare la Roma, firmerò dopo aver accettato i termini del contratto». Possibile? Come spesso accade la verità è nel mezzo. Il calciatore era partito per le vacanze convinto, dopo aver parlato con Sabatini, della conferma. Arrivata la notizia dell’interesse del Watford, è stato avvisato dal suo agente mentre si trovava in Germania. Per motivi di bilancio la Roma aveva bisogno di effettuare l'operazione entro il 30 giugno e premeva affinché il calciatore desse l’ok al trasferimento. Il difensore, inizialmente titubante, alla fine si è convinto con una buonuscita firmando l’accettazione al trasferimento. Documento sottoscritto anche dai due club e depositato in Lega qualche giorno fa ma ufficializzato solamente giovedì 2 luglio. Quello che Holebas non ha firmato è il contratto con il Watford. Oggi sarà a Roma e parlerà con il ds.
INCONTRO CON CAIRO Al posto del greco, l’obiettivo è Baba. Pronta l’offerta: 3+12. Rimangono in stand-by Masuaku, Digne e Adriano. A meno che la Roma non decida di fare un tentativo per il costosissimo Gaya, classe ’95 del Valencia. Nell’ottica-terzino va letto anche l’incontro di ieri a Milano tra Sabatini e il presidente del Torino, Cairo. Sul piatto sia Bruno Peres (con il quale c’è l’intesa sull’ingaggio) che Darmian. Ai granata piacciono Carbonero e Torosidis. Intrigo Salah: la Fiorentina è pronta ad a dire le vie legali nei confronti dell’egiziano. Nonostante a Trigoria monitorino la situazione, l’attaccante ha già un accordo con l’Inter. Romagnoli nel mirino del Milan: offerti 15 milioni. Proposto il portiere Alisson dell’Internacional. Marchegiani in prestito alla Pistoiese, Berisha al Cambuur. Oggi sarà diramata la lista dei partenti per il ritiro: tra i big presenti Maicon, Romagnoli, Destro, Doumbia, Castan, Strootman, Totti, Cole, De Sanctis, Iago Falque. Gervinho forse ritarderà.Ma Sabatini assicura: «Non vuole andare via, ha cambiato idea»