28/07/2015 14:12
CORSERA (G. DE CAROLIS) - L’antipastino dell’esordio fissato per il 22 agosto con i primi anticipi (ancora da decidere, si sapranno entro mercoledì) e poi la serie A ripartirà forte chiamando subito le big al confronto. Dagli affollati padiglioni dell’Expo di Milano, dove tifosi e i visitatori («Già 10 milioni fin qui», sottolinea il Commissario unico Giuseppe Sala) assiepano curiosi l’area allestita dalla Lega serie A, il sorteggio del calendario della stagione 2015-16 regala presto il primo match clou della stagione: Roma-Juve, appena alla seconda giornata. Sarà ancora calcio d’estate il 30 agosto, ma verissimo con scintille all’apertura di una stagione in cui si andrà ancora a caccia dei bianconeri.
Serafico l’ad Giuseppe Marotta: «Vinciamo da 4 anni e sempre con calendari diversi. Abbiamo perso la passata stagione una partita contro il Parma già retrocesso. Tutte le gare sono insidiose, figurarsi se sono preoccupato». Il Ceo americano dei giallorossi Italo Zanzi preferisce rispondere con uno slogan: «Rispetto per tutti, paura di nessuno». Il prologo è già da battaglia.
La Lega serie A festeggia il suo settantesimo compleanno, ma le tocca spegnere le candeline con tanti assenti. Non c’era il numero uno bianconero Andrea Agnelli, mancava il patron dell’Inter Erick Thohir, l’ad del Milan Adriano Galliani, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis e quelli di Roma e Fiorentina James Pallotta e Diego Della Valle. Defezioni importanti.
Facile notare che sarà un avvio in salita per il Milan, dopo l’esordio a Firenze, alla terza giornata dovrà giocarsi il replay del derby vinto in Cina qualche giorno fa. «È meglio vincere il derby in campionato. Abbiamo un inizio difficile», sottolinea Mauro Tassotti. E a ragion veduta perché i rossoneri partiranno con la trasferta di Firenze, poi l’Empoli, il derby e a seguire squadre rognose come Palermo, Udinese, Genoa. Meglio è andata all’Inter, presente con il direttore generale Marco Fassone. «Bello giocare una partita vera all’inizio. Dopo un anno con qualche delusione partiamo per riscattarci». E, derby a parte, sarà una partenza morbida per i nerazzurri con Atalanta, Carpi, Milan Chievo e Verona e lo scontro a San Siro con la Juventus all’ottava giornata.
Esordio in trasferta contro il Verona per la Roma, lo scoglio Juve, ma poi quattro partite facili. Il derby con la Lazio alla giornata numero 12, mentre i biancocelesti esordiranno con il Bologna all’Olimpico. La giornata chiave sarà l’undicesima, con in programma il derby di Torino e i big match Inter-Roma e Lazio-Milan. Alla penultima d’andata si affronteranno Genoa-Samp, e accade il 6 gennaio in un turno infrasettimanale (cinque in totale in cui i derby e gli scontri tra le grandi sono vietati) ma pure una festività. Cinque anche le soste. Chiusura con il botto il 15 maggio. L’ultima di campionato mette in programma Milan-Roma e Lazio-Fiorentina.
La voglia di rilanciarsi a livello internazionale della serie A passa anche dalle tante novità, prima tra tutte l’occhio di falco che toglierà un po’ di lavoro alla moviola e chiuderà l’era dei gol fantasma. «Sta partendo lo spettacolo più importante in Italia senza il quale il nostro Paese sarebbe monco. Il c.t. Conte? Ha fatto un grande lavoro, l’auspicio è che resti fino al 2018», ha spiegato il presidente della Figc Carlo Tavecchio che guarda avanti e ascolta le note dell’inno «O Generosa» del maestro Allevi che dal 22 agosto risuoneranno in tutti gli stadi della serie A.