19/07/2015 14:54
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Una settimana fa la fischiavano i suoi stessi tifosi per il ko alla prima uscita stagionale. Oggi la Roma riscopre il piacere di vincere, seppure ai rigori, addirittura contro il Real Madrid, e pazienza se siamo appena alla seconda amichevole dell’estate. Davanti al Real, quello vero, con Cristiano Ronaldo, Bale, Modric e Benzema, in uno stadio verissimo - il Cricket Ground di Melbourne, riempito da 80mila spettatori galvanizzati, roba cui i giallorossi non è che siano proprio abituati - Garcia ha potuto mostrare una squadra diversa da quella impacciatissima in montagna. E non solo per l’esordio nella ripresa dei reduci dalle nazionali.
Gervinho sembra per 45 minuti l’ala imprendibile di due anni fa, De Sanctis si riscopre determinante a 5’ dalla fine e ai penalty, quando respinge il tentativo di Lucas Vazquez e favorisce la realizzazione decisiva di Keita. Persino l’ex desaparecido Cole nel primo tempo pare un giocatore ritrovato. Pochi lampi, un salvataggio di Marcelo su Totti e una traversa di De Rossi. Della Roma della scorsa stagione resta proprio la difficoltà a rendersi pericolosa sotto porta: ma è per risolvere il problema che Sabatini tratta Dzeko e Salah. Intanto giocano Destro e Doumbia, che ha già il visto per tornare al Cska, in attesa che i russi alzino l’offerta. Meglio Totti, pure all’alba dei 39 anni. Dietro Castan fatica, ancora legnoso: la vera notizia è vederlo in campo.