De Rossi incrocia le dita e lotta con Keita. Con la Juventus a chi il timone della Roma?

25/08/2015 14:14

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - è autorizzato a fare tutti gli scongiuri del caso, ma l’ultima volta che il 30 agosto la Roma ha affrontato all’Olimpico la alla 2a giornata il suo gol non solo fu inutile (3-1 il risultato finale per i bianconeri), ma coincise con l’addio di quello che è stato uno degli allenatori più importanti della storia giallorossa, Luciano Spalletti. Sei anni e sei tecnici dopo, ritrova la all’Olimpico alla 2a giornata, ma il posto da titolare non è più sicuro come allora: da una parte vorrebbe affidarsi a lui perché è più adatto a proteggere una difesa che appare fragile, dall’altra è tentato di dare fiducia al suo allenatore in campo, , la cui bravura in impostazione può essere fondamentale in un momento in cui il gioco latita.
QUI DANIELE -  La scelta verrà fatta dopo gli allenamenti di questa settimana, a seconda del tipo di partita che deciderà di fare. Se sceglierà di aspettare la e ripartire, è il più adatto e magari per lui potrebbe essere l’occasione per mettersi alle spalle il nervosismo del Bentegodi, puntualmente ripreso dalle onnipresenti telecamere. Niente di trascendentale (lo stesso a volte ha mostrato il suo nervosismo in altri, e peggiori, modi), ma ha colpito la sua reazione stizzita quando si è accomodato in panchina dopo il cambio. ci teneva a restare in campo, prima di tutto, e ci teneva anche a contribuire a cercare il pareggio. Forse perché conosce meglio di tutti Roma e i suoi tifosi e sapeva quanta pressione avrebbe portato un passo falso all’esordio.

ULTIMO ANNO? -  La stessa pressione l’avverte lui, adorato da una parte dei tifosi, sopportato da un’altra, che non perde occasione per rinfacciargli lo stipendio da 6,5 milioni di euro l’anno e tutte le vicende, passate, sulla sua vita privata. Per questo, se la Roma quest’anno riuscisse a vincere quello scudetto che per ormai è quasi una missione, Daniele potrebbe anche anticipare l’addio di un anno, chiudendo da trionfatore e tentando un’avventura all’estero. Lontano dall’amore di Roma, a tratti però soffocante.
QUI SEYDOU  - Non ha di questi problemi : con ogni probabilità questa sarà la sua ultima stagione da calciatore, anche lui punta a chiudere in grande stile ma avendo vinto tutto col non ha la stessa ossessione di . Se di Daniele ha colpito l’immagine nervosa in panchina, di Seydou hanno colpito le chiacchiere con durante il primo tempo: il maliano è una sorta di tecnico che corre quando è in campo, Rudi si fida ad occhi chiusi della sua visione di gioco e adesso che i problemi al ginocchio con cui ha chiuso la passata stagione sembrano archiviati può metterlo in campo quando ce n’è più bisogno. E allora nel secondo tempo con il Verona, forse dal primo minuto domenica contro la . D’altronde, anche lui come , sa come si fa: se Daniele, dopo quel gol del 2009 ha segnato alla anche con Luis Enrique in panchina, Seydou ha risposto alla punizione di Tevez a marzo, evitando alla Roma di la seconda sconfitta di fila in campionato in casa contro la rivale di questi anni.