03/08/2015 13:13
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Alla fine l’hanno spuntata la Roma e Dzeko. Garcia avrà il suo centravanti voglioso di rilanciarsi da protagonista, il Manchester City è dovuto scendere a patti. L’affare, infatti, si sta chiudendo a cifre inferiori rispetto al previsto: non più di 17-18 milioni totali.
Baldissoni e Sabatini ci hanno lavorato per tutta la giornata di ieri tra Trigoria e piazza del Popolo, convinti di poter strappare l’accordo definitivo a 15 milioni di euro più 2 di bonus. Dopo averne chiesti inizialmente una trentina, il City era sceso a 18+5 e, ricevuto il rilancio giallorosso giovedì scorso, alla fine si è convinto ad abbassare ulteriormente l’asticella pur di liberarsi di un ingaggio da 7 milioni di euro netti per un giocatore che Pellegrini considera la riserva della riserva. Dzeko ha fatto la sua parte tornando a chiedere con insistenza la cessione a Begiristain e non vede l’ora di imbarcarsi verso la Capitale, dove lo aspetta un quadriennale da 4.5 milioni netti più premi con opzione per il quinto anno.
Essendo la trattativa ancora in via definizione - in ballo i termini di pagamento - la Roma non ha ancora programmato il «Dzeko-day»: da domani ogni giorno è buono per firme e arrivo del giocatore. E se si fa in tempo (difficile), Garcia lo porterebbe volentieri a Barcellona mercoledì.
Al Camp Nou non ci sarà Salah, perché lo stesso giorno a Londra si incontrano Chelsea e Fiorentina: l’amichevole di Stamford Bridge è l’ultima occasione per un accordo sull’egiziano senza passare per le vie legali. Da oggi il Chelsea può chiedere il transfer provvisorio alla Fifa, ma gli inglesi mantengono ancora la speranza di trovare una soluzione diversa. I viola pretendono soldi o un giocatore, la Roma per il momento non può far altro che osservare.
Sabatini non perde tempo e da domani si butterà a capofitto sul terzino sinistro. Già programmato un incontro a Milano con l’intermediario al lavoro su Masuaku. Di mezzo c’è anche Mino Raiola, molto amico del presidente dell’Olympiacos, ma finora i greci non sono scesi dalla valutazione di 15 milioni di euro. Decisamente troppi secondo la Roma, ferma alla proposta da 9 milioni di euro più bonus. In parallelo prosegue la trattativa per Digne, che ha chiesto la cessione al Psg. La Roma lo vuole in prestito con diritto di riscatto contando sul pressing del giocatore ben felice di rimettersi agli ordini di Garcia. Sabatini tiene aperti i contatti anche per Kurzawa, il più costoso fra i tre, ma pure il più affidabile sulla carta. Sullo sfondo rimangono Adriano (mercoledì se ne riparlerà con il Barcellona) e Moreno del Liverpool. Non interessa invece Tremoulinas del Siviglia, offerto negli ultimi giorni.
Due acquisti e almeno quattro cessioni da fare. Il Milan è tornato alla carica su Romagnoli: si attende la formalizzazione dell’offerta da 28 milioni, a quel punto sarà difficile dire no. Su Destro c’è il Bayer Leverkusen, su Doumbia il Cska Mosca, il problema è che entrambe vogliono il prestito. Gervinho valuta proposte dalla Turchia, mentre Ljajic è stato tolto dal mercato. Essendosi formato in Italia, la sua conferma è necessaria con le nuove regole sulle rose ridotte. Il baby slovacco Vestenicky va in prestito al Modena.