07/08/2015 14:13
GASPORT (D. STOPPINI) - Il numero è impietoso e in mezzo ci finisce pure lui, lago Falque. Uno che a Barcellona prometteva tanto. Uno che viene ricordato, da quelle parti: non è un caso che abbia passato diversi minuti nella mixed zone del Camp Nou, dopo la partita, a rispondere alle curiosità della stampa spagnola, intervenendo persino in diretta in una radio locale. Uno che si è preso gli applausi dello stadio tutto, per un colpo di tacco nel primo tempo. «Ma sì dai, solo perché qui ho giocato tanti anni nel settore giovanile», sorride lui. Ma pure perché, nella serata da incubo vissuta dalla Roma al Camp Nou, pur senza brillare è stato comunque uno dei pochi a tenere botta, a dimostrarsi vivo, ad andare oltre il minimo sindacale. «La partita è andata male, loro sono più forti, ma per noi era solo un allenamento - continua lo spagnolo -. Ci stiamo preparando, le partite vere iniziano il
22 agosto e per quella data vedrete che saremo pronti. L'importante è che dal punto di vista atletico ci siamo, lo abbiamo capito anche da questo match».
VIVA DZEKO Tatticamente, invece, più di qualcosa non gira, se è vero che la Roma non ha mai tirato in porta nelle ultime due amichevoli tra Lisbona e Barcellona: «Ma non è giusto parlare di singoli reparti - dice ancora l'ex Genoa - Siamo una squadra, se fa bene le difesa è merito di tutti e viceversa. Io credo che stiamo lavorando bene, già da Valencia (domani sera, ndr) miglioreranno anche i risultati. E poi in attacco stanno arrivando giocatori nuovi, siamo davvero un bel reparto». E' un tappeto rosso all'arrivo di Mohamed Salah, in teoria un suo diretto concorrente per un posto da titolare, e pure per Edin Dzeko: «È un giocatore perfetto per noi. Più forti siamo e meglio è, più campioni arrivano, maggiori possibilità di vincere ha la Roma». Non fa una piega.