31/08/2015 13:51
IL TEMPO (E. MENGHI) - Un anno fa aveva dovuto parlare di scudetto per motivare spogliatoio e ambiente, perché il 3-2 dello Stadium aveva messo in discussione certezze che il ko col Bayern ha poi spazzato via. Un anno dopo, Garcia si deve preoccupare di nascondere il sogno di tutti, perché il 2-1 alla Juventus, soprattutto per come è maturato, ha reso la sua Roma bella e vincente agli occhi dei tifosi, e non solo. «Sto già cercando di calmare l’ambiente», dice ridendo a fine gara, ma il sorriso di ieri non conta poi tanto e lui lo sa: «Speriamo di mantenerlo durante la stagione, per adesso è un buon inizio. A parte il finale negativo, non è solo la vittoria che è bella, ma il fatto che l’abbiamo ottenuta col gioco e col pressing. Il merito è tutto dei giocatori, la prima linea difensiva ha fatto un grande lavoro con Dzeko, Salah e Iago Falque. Abbiamo giocato con ritmi alti, seguiamo questa strada ogni partita: è quella giusta».
È la Roma che voleva: «Abbiamo prodotto gioco e dimostrato voglia collettiva. Abbiamo giocato con qualità e vinto la partita sul piano tattico. I ragazzi hanno seguito lo schema a meraviglia, anche se ci siamo abbassati troppo dopo il primo gol. Ovviamente non mi piace subire una rete con l'uomo in più, la bella parata di Szczesny è stata di troppo, ma prima della gara avrei firmato con il sangue per una vittoria con un gol in più». La Juventus «rimane una squadra molto forte», per questo Garcia deve «abbassare i toni perché siamo solo alla seconda giornata». Con quattro punti in più.
L’«ops» cinguettato da Nainggolan rende bene l’idea di quanto entusiasmo abbia portato lo sgambetto alla Juve. Rudi resta coi piedi per terra e aspetta di vedere come sarà a mercato chiuso la sua rosa effettiva: «Sappiamo che abbiamo grandi giocatori, anche se in difesa ho dovuto fare delle scelte, perché Castan non è al 100%. È andata bene, De Rossi sa fare tutto. Io la rosa che ho la voglio tenere, poi ci sono delle scelte da fare. Vedremo chi potrà o non potrà arrivare». Magari un centrale difensivo, visto l’appello nascosto nelle sue parole.
Daniele ha gestito bene il ruolo e si è goduto la vittoria: «Abbiamo fatto un primo tempo incredibile, anche nel secondo abbiamo fatto bene, ma ci siamo addormentati un po' negli ultimi 10 minuti e questo non va bene, perché nello scontro diretto il 2-0 è meglio del 2-1. È giusto però vedere il bicchiere mezzo pieno. Una squadra che vuole dominare il campionato deve uccidere gli avversari, sportivamente parlando. Abbiamo preso un gol da polli, ma fatto una partita incredibile». Gli zero punti della Juve «sarebbero pesanti da sopportare per chiunque, ma la squadra bianconera è una macchina e lotterà, purtroppo, fino alla fine, perciò dovremo farlo anche noi». La differenza rispetto allo scorso anno sta nei campioni che hanno lasciato Torino: «La Juve ha fatto un ciclo che si basava su certi giocatori, penso a Pirlo, Tevez, Vidal... Trovare uno come Pirlo avoja a cercà... Non lo trovi. Mancavano anche Marchisio e altri. Loro sono ancora molto forti. Noi abbiamo messo in difficoltà una squadra che si giocava il tetto d'Europa, dobbiamo mantenere questa mentalità, anche contro il Frosinone e il Carpi. Se ce la faremo, saremo più forti anche della altre squadre». Con De Rossi centrocampista o difensore, per lui cambia poco: «Mi metto a disposizione, basta che la Roma vinca. Magari con me in campo». Potrebbe dire lo stesso Totti, che si limita invece a un più istituzionale messaggio di festa: «Avanti così! Risultato giusto e significativo che ci porta tre punti pesanti contro la Juve. Ora viviamoci la sosta con serenità. Ci aspettano ancora tantissime partite, la stagione è appena iniziata. Daje Roma».