25/08/2015 13:22
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Anche se in ritardo, sbarca finalmente il mancino preferito di Garcia. Così pure Digne diventa ufficiale, servito in tempo per essere a disposizione per la sfida con la Juve in programma domenica pomeriggio all’Olimpico. Rudi è stato insomma accontentato dalla proprietà che ha acquistato il terzo dei rinforzi chiesti dal tecnico. A Pinzolo, ormai un mese e mezzo fa, disse che la rosa per essere completa doveva essere integrata con 3 giocatori. Evitò di indicare quali, ma fu semplice capire i ruoli scoperti: il centravanti, l’esterno d’attacco e il terzino sinistro. Dopo Dzeko e Salah, ecco il francesino di Meaux. Sarà il nuovo titolare, dopo l’addio di Balzaretti e il flop di Cole. La Roma, dunque, è fatta. O almeno è stata migliorata nelle zone scoperte del campo. Sta solo all’allenatore, a questo punto, renderla competitiva in Italia e, se fosse possibile, in Europa.
RICHIESTA LAST MINUTE - Garcia si fida di Digne, senza guardare ai suoi 23 anni e al fatto che ancora deve fare il primo allenamento con i nuovi compagni: lo conosce bene, avendolo avuto per 2 stagioni (2011/2012 e 2012/2013) al Lille. Emerson Palmieri farà la riserva del francese a sinistra, Maicon, Torosidis e, volendo, pure Ruediger, quando sarà pronto, saranno utili per la corsia sinistra, con Florenzi che ha iniziato il campionato da terzino e chissà se non finirà presto a centrocampo o in attacco. Rudi, più o meno, dovrebbe essere a posto. Ma a quanto pare non è così. Preso atto delle condizioni fisiche di Castan (prima partita vera a Verona: è passato quasi 1 anno dall’ultima, mezzo tempo a Empoli) e di quelle di Ruediger (utilizzabile, se tutto va bene, solo a metà settembre), il tecnico ha alzato improvvisamente la posta: «Mi serve anche un altro centrale». La richiesta ha spiazzato i dirigenti giallorossi, tra l’altro seccati di riceverla in pubblico. Garcia ha appena accolto Gyomber a Trigoria. Non se la sente, però, di mandare allo sbaraglio l’ex difensore del Catania. Vuole allenarlo per qualche settimana, prima di prenderlo in considerazione. A Verona lo ha portato in panchina per far numero.
ADDESTRAMENTI NEL MIRINO - La società sta seguendo con attenzione gli allenamenti di Garcia. Perché spetta a lui, incassati gli investimenti estivi, far crescere la nuova Roma. Che è cambiata in tutti i settori, tranne che a centrocampo, dopo le delusioni, anche a livello individuale, dell’ultima stagione. Sotto la lente di ingrandimento c’è il gioco. Da ritrovare. Al Bentegodi niente progressi. Anzi, sono riapparsi i difetti del campionato passato. I dirigenti giallorossi hanno preso atto dello sforzo di Rudi, durante la preparazione di dedicarsi maggiormente all’addestramento dei reparti. Ma l’esibizione sbiadita di Verona è ancora negli occhi di tutti: giocatori statici, possesso palla lento e scontato, niente cross e ali fuori dal coro.
TOTTI PER EDIN - Il capitano, lasciato in panchina contro l’Hellas, può tornare utile contro la Juve, anche per aiutare il nuovo centravanti. «Non è un’eresia vedere Totti con Dzeko» ha chiarito Rudi. Certo. Ma bisognerà cambiare sistema di gioco: 4-3--1-2. Magari con Salah, trequartista e incursore, dietro al tandem offensivo. E Gervinho fuori. Se si può.
AZIONI IN FORTE CALO - Nella giornata terribile per Piazza Affari (-5.90%), il titolo giallorosso ha perso il 10,08%, flessione da attribuire anche al pari di sabato contro l’Hellas. Male pure quello della Juve, dopo lo storico ko casalingo di domenica contro l’Udinese: meno 7,07%.