22/08/2015 15:56
GASPORT (A. CATAPANO) - Il rinnovo di Antonio Conte, «anche se andasse a processo». Ma soprattutto, soldi e fischi. Col risultato che a più di qualcuno saranno fischiate le orecchie. Presidenti spendaccioni e arbitri zelanti, il buongiorno di Carlo Tavecchio alla nuova stagione calcistica (non solo arbitrale) è soprattutto per loro. Le «garanzie» sono il tema fondamentale del campionato al via oggi, almeno negli auspici del numero uno della Figc, che le ha già messe al centro della sua gestione: i presidenti dimostrino di avere le garanzie per restare nel sistema, gli arbitri diano le garanzie di giustizia ed equità che il sistema richiede. «Non siete Madonne di Lourdes, ma avete un compito importantissimo, siete il primo grado di giudizio, che poi ricade su tutto il sistema. Metteteci in condizione di fare un campionato in discesa, siamo nelle vostre mani per il rispetto delle regole e dell’ordine». Né un’esagerazione, né una provocazione: i fischietti chiedono da tempo di essere responsabilizzati, Tavecchio gli concede onori e oneri.
TEMPO QUASI SCADUTO Ai presidenti spendaccioni, invece, resta un solo anno di spese pazze e finanza creativa. «Ma dove trovano i soldi per fare tutti questi acquisti?», Tavecchio se lo era già chiesto all’inizio dell’estate, dopo i primi fuochi (erano nerazzurri). Allora disse: «Con il fairplay finanziario che andrà a regime tra quattro anni, si sarebbero iscritte solo una manciatina di società». Ieri non ha fatto nomi, anche perché nel frattempo un po’ tutti hanno aperto il portafogli. Il monito di Tavecchio è generale, come le nuove regole scritte con il d.g. Michele Uva che dalla prossima stagione alzeranno i primi paletti (indice di liquidità almeno allo 0.4) e prevedranno le prime sanzioni (blocco del mercato in attivo), per arrivare nel 2019 all’agognato pareggio di bilancio. «Anche quest’anno partiremo chiudendo gli occhi, ma sarà l’ultimo campionato senza regole amministrative chiare — riflette Tavecchio —. L’anno prossimo vedremo chi sarà pronto e in regola. Tutti dovranno specificare gli impegni e i ricavi a breve. Chi non lo farà dovrà evitare acquisti e investimenti. Bisogna inserire chiavi d’accesso più sicure».
SOS E bisogna che qualcuno si convinca a sposare le riforme della Figc, soprattutto quella dei campionati. «Per quanto ci riguarda — conclude Tavecchio — abbiamo la voglia e la volontà di risolvere i problemi e dare garanzie ad allenatori, giocatori e arbitri e in questo confidiamo anche nell’intervento del governo sul sistema fiscale che è troppo sperequato e non permette al nostro sistema di mettersi in concorrenza con gli altri paesi».