LA REPUBBLICA (E. CURRO') - «
In Francia non mi si chiede di programmare, ma di fare risultato. Se l’Europeo fosse stato l’anno scorso, avrei certamente chiamato Toni ». Il tempo dirà se è una novità o un paradosso. Conte, che aspetta Rossi, Montolivo e Giaccherini e li seguirà con particolare attenzione, apre a sorpresa uno spiraglio per l’Europeo a chi, pur vicino all’età calcistica pensionabile, giocherà una grande stagione: a Toni, Gilardino, Di Natale, Totti e Cassano servirebbe davvero un’impresa. «
Lavoreremo perché il malcontento non sia più così esagerato». Con una frecciata alla critica, dopo l’1-0 sulla Bulgaria il ct ha appunto dato il sostanziale via libera all’operazione Euro 2016, che attende formalizzazione in ottobre contro
Azerbaigian e Norvegia. La linea è chiara:
in 9 mesi vuole costruire una macchina da guerra, capace di colmare attraverso la tattica («con la Bulgaria siamo andati meglio che con Malta perché ci siamo potuti preparare per 3 giorni in più»)
l’oggettivo divario tecnico dalle più forti nazionali d’Europa.