Florenzi fa il Messi

17/09/2015 14:46

CORSERA (L. VALDISERRI) - Al 31’ del primo tempo — con il in vantaggio per un gol di Suarez che aveva fatto imbestialire e lo stadio Olimpico (contatto casuale e comunque non fischiato tra e che resta a terra; assist di Rakitic per il Pistolero che segna sul confine dell’offside) — Alessandro è stato assalito da una domanda: come finire sui giornali di tutto il mondo facendo qualcosa di più clamoroso del bacio alla nonna in tribuna dopo la rete segnata al Cagliari (23 settembre 2014). Un gol da centrocampo gli è sembrata la risposta giusta. Ha visto Ter Stegen fuori dai pali e ha scaricato un che sembrava una follia solo da pensare. Un tiro che poteva immaginare (in panchina) o (infortunato). E il pensiero è diventato gol con Ter Stegen che ha provato a correre all’indietro come chi vede per la prima volta un’onda oceanica venirgli addosso. In una partita con tante storie ( che entra dalla panchina a freddo e gioca alla grande; che fa la cosa più bella a fine gara quando va lui a salutare ; che scaccia i fantasmi del Bayern Monaco) resta questa la più bella. Il punto che la Roma si conquista nella sofferenza, difendendosi quasi sempre con 9 uomini dietro la palla, è meritato proprio perché i giallorossi sono andati oltre i loro limiti. Il resta la squadra più forte, ma non sempre il più forte vince.

conferma al centro della difesa accanto a , lasciando a centrocampo. Una scelta difensiva, visto che DDR gioca praticamente da quinto difensore. non è nemmeno in panchina, dove invece c’è , che ancora una volta non ha potuto affrontare in campo in una partita ufficiale. La Pulce gioca invece la sua gara numero 100 in . La sorpresa di Luis Enrique, applaudito soprattutto dalle tribune, è Mathieu e non Mascherano accanto a Piqué. Una mossa per alzare l’altezza media della difesa e contrastare sulle palle alte. è la chiave offensiva preparata da . Mentre Iago sta sulle sue, aiutando sempre che ha sulla sua fascia, l’egiziano attacca con continuità Jordi Alba e Mathieu. La cosa più difficile è, dopo una volata di 40 metri, avere l’ossigeno anche per fare la fase difensiva in quello che è, a tutti gli effetti, un 4-5-1. La partita è più intensa che bella. alza di poco un gran tiro da 20 metri, risponde con una gran giocata a metà campo con cui salta Piqué, si invola verso la porta ma non trova l’assist per . Al 9’ la Roma passa Capo Robben, come se fosse lo stretto di Magellano. Era a quel minuto che, il 21 ottobre 2014, l’olandese segnò il primo dei 7 gol del Bayern Monaco all’Olimpico. Il gol del , al 21’, lascia a il sospetto che l’arbitro Kuipers non lo ami, , 10 minuti dopo, ridà il sorrisi a tutto con la sua lucida follia. La ripresa è sofferenza pura, con due picchi clamorosi: l’infortunio di , killerato da Suarez (sospetta frattura di due dita), e il salvataggio sulla riga di al 48’. Giusto così. Forse il meritava di vincere, di sicuro la Roma non meritava di perdere.