Florenzi incanta, la Roma sorride

17/09/2015 13:36

IL MESSAGGERO (U. TRANI) -  Il boato dell'Olimpico al quinto minuto di recupero: la Roma non si è inchinata davanti a e al campione d'Europa. La gente è raggiante per il risultato, 1 a 1,e per la prestazione. E' lo spirito di gruppo ad aver convinto nella notte più complicata. E l'ha scelta per inventarsi il pallonetto d'oro. Il suo gol vale il primo passo giallorosso in questa edizione della .

ATTESA E CONTROPIEDE - Il gap rimane,ma per una sera non si vede. , scottato dal crollo contro il Bayern di 11 mesi fa, prepara bene il match, passando dalla spavalderia alla prudenza. Il si vede solo quando la Roma ha l'iniziativa e questo accade in rarissimicasi. In fase difensiva, invece, il sacrificio coinvolge tutti, a cominciare dagli esterni offensivi: e si allineano a , e nel 4-5-1.Anche , però, sta spesso nella metà campo giallorossa. Tutti i giocatori sotto palla, pronti a far partire le frecce sui lati, in particolare quello , dove si passa spesso il testimone con che, con accelerazioni coast to coast, entusiasma il pubblico. Dietro, invece, lievita . Il , pur restando di un altro pianeta, è limitato dall'organizzazione della Roma. Non si discutono laqualità del gruppo, con Luis Enrique che si può permettere di lasciare in panchina Mascherano e di inserire al centro della difesa l'esterno mancino Mathieu, e del gioco che, anche se con il solito e insistito possesso palla, ruba l'occhio e la scena. , però, non si fa trovare impreparato. Così non chiede il pressing alto: il rischio è perdere l'equilibrio e la compattezza. Due linee davanti a per non far avvicinare in tranquillità i blaugrana, con quei piccoli tocchi precisi e irritanti, all'area di rigore. Se serve, pure la marcatura diventa personalizzata: su Neymar e su . Reparti, dunque, stretti e giocatori sempre pronti a raddoppiare. L'atteggiamento non cambierà nemmeno a metà tempo,dopo la rete di Suarez che Kuipers avrebbe dovuto annullare: il fallo di su , al limite dell'area, anche se involontario va fischiato e soprattutto il centravanti, quando segna di testa sul cross di Ratikic, è in fuorigioco. L'arbitro olandese, tanto per non scontentare nessuno, subito dopo non concede il rigore che il chiede quando atterra Suarez.

SEMPRE LUI  - Nella notte della centesima gara in di che, solo in questa coppa, si porta dietro 77 gol, è a imitare Maradona. Stop di petto, a interrompere l'iniziativa del , davanti all'area giallorossa, scatto improvviso sulla destra e, appena superata la metà campo, pallonetto imprendibile, da più di 50 metri, per ter Stegen. Come in campionato, al Bentegodi contro il Verona, è il primo marcatore stagionale della Roma pure in , competizione in cui non aveva mai fatto centro. La superiorità del , già nel primo tempo, è tutta nel possesso palla: 71 per cento (alla fine 69). Ma i trapezisti di Luis Enrique non sono mai pericolosi, mentre è , in attesa dell'intervallo, a spaventare ter Stegen.

STANCHEZZA FINALE - respinge in volo su ad inizio ripresa e subito dopo si fa male per un calcione, con palla già tra le braccia, di Suarez: subito steccati anulare e medio della mano sinistra e spazio a . Infortunio anche per Rafinha che, sostituito Ratikic, resta incampo solo 3 minuti,colpito da . Dentro Mascherano, a centrocampo, e immediata crescita del volume di gioco del . prende la traversa calciando di sinistro, Iniesta irrompe in area, con bravo a chiudere in angolo. , prima di uscire, calcia due volte in curva. Ha finito le energie, ecco . Anche è stanco, tocca a . , nel recupero, salva davanti alla porta dopo il pallonetto diJordiAlba. LaRoma, per la terza volta, non si inchina al . Ma questo è campione d'Europa e non quello del 2002.