LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - In una Trigoria svuotata dalle partenze dei vari Nazionali, il lavoro di questi giorni servirà per accelerare la fase di ambientamento dei nuovi giocatori rimasti a Roma,
vedi Digne e Vainqueur. E di recupero per
Rudiger, arrivato nella capitale ancora convalescente dopo un intervento di pulizia al ginocchio destro. Il difensore tedesco spera di riuscire a mettersi a disposizione di Garcia subito dopo la sosta del campionato: ieri ha cominciato a lavorare anche sul campo e oggi verrà presentato alla stampa. Un recupero che sarebbe fondamentale, viste le difficoltà legate all’equilibrio che sta avendo Castan e che hanno costretto il tecnico francese ad arretrare De Rossi, accanto a Manolas, contro la Juve. Gyomber, neanche infilato nella lista Champions, non rientra nelle scelte tecniche, almeno al momento, mentre Rudiger è il profilo adatto come alternativa affidabile al centro della difesa.
Garcia è intanto ieri andato a trovare Strootman a Villa Stuart. Il mister ha parlato con il giocatore e con il professor Mariani, che avrebbe fissato a inizio febbraio il periodo del possibile rientro dell’olandese. Intanto Florenzi, convocato in Nazionale come centrocampista, è sempre più un terzino nella Roma. «Sto lavorando da un paio di mesi a questo ruolo — l’ammissione alle telecamere Rai —
me l’ha cucito addosso Garcia e spero di contribuire anche con l’Italia in questa posizione. Ma Conte può farmi giocare dove vuole, non è un problema. In fase difensiva cresco, ma, quando cominci da zero, è più facile. Mi ha aiutato tanto Balzaretti». Sulla stagione della Roma, poi, Florenzi ha le idee chiare. «Quest’anno ci siamo messi a posto, tenendo giocatori forti come Nainggolan e Pjanic, e aggiungendo Dzeko, che ci darà tanto. L’Inter? Bisognerà vedere se l’allenatore riuscirà a mettere insieme i giocatori, dandoci fastidio. La Juve ha un grande gruppo e per noi sarà difficile arrivarle sopra, ma ci proveremo».