21/09/2015 13:48
GAZZETTA (A. PUGLIESE) - Un volto è tirato, l’altro soddisfatto. Forse perché il primo — quello di Garcia — si aspettava di vincere nonostante la girandola di cambi (6 su 11 rispetto al Barcellona), mentre il secondo — di Di Francesco — si gode il risultato positivo, ma soprattutto l’ennesima bella prestazione del Sassuolo. Per Garcia, invece, ci sono le difficoltà palesate dalla Roma e l’isteria di Iturbe, che ha polemizzato al momento del cambio, andando diretto negli spogliatoi (per poi tornare) e scalciando un pannello. «Vedo il bicchiere mezzo pieno, ha carattere — dice Garcia — Aveva meritato di giocare dal via, ma deve avere rispetto per chi entra. E poi le risposte le voglio dal campo, fare la differenza quando si è titolari. E Manuel non ci è riuscito». Iturbe poi con un tweet si è scusato con compagni e tifosi. Non con Garcia.
DIETRO LA LAVAGNA Ieri sul banco degli imputati è finito però proprio lui, Garcia. Alla viglia aveva parlato di partita difficile dopo la Champions, ma poi ha stravolto la squadra, messo una difesa di soli destri, chiesto un sacrificio a Pjanic (con tre soli allenamenti nelle gambe) e dato spazio a giocatori in evidente difficoltà. «Rifarei tutte le scelte, la stagione è lunga e ho bisogno di tutti — continua il francese — Avessi iniziato la gara con la stessa squadra di mercoledì senza vincere, mi avrebbero chiesto del turnover. La realtà è che abbiamo fatto un pessimo primo tempo, dove siamo stati troppo lunghi e dove abbiamo difeso male. La cosa strana è che stavano fisicamente meglio quelli che hanno giocato mercoledì rispetto a chi era fresco. Florenzi? Aveva chiuso con i crampi, sarebbe stato stupido rischiarlo». Anche se poi il terzino è entrato e anche se pure Nainggolan con il Barcellona aveva chiuso allo stesso modo, ma ieri è partito dal via.
FELICITA' NEROVERDE Il volto soddisfatto di Di Francesco, invece, ha un sorriso solare. «Stiamo bene e lo abbiamo dimostrato, sono felice per la prestazione e per l’atteggiamento — dice il tecnico del Sassuolo — Abbiamo avuto una sola disattenzione sul gol di Totti, peraltro in fuorigioco. Di questo passo possiamo raggiungere presto i 40 punti per la salvezza e poi divertirci. Ora, però, dobbiamo dare continuità, senza accontentarci. A cominciare da mercoledì a Palermo». Di Francesco ieri ha indovinato un po’ tutte le mosse. Come l’inserimento di Politano («Nessuna fortuna, lo vedo in allenamento. Mi serviva un mancino a destra, lui ci teneva a dare il 100%») e la conferma di Defrel come centravanti («Fino all’altro giorno avevamo dei dubbi, non è al top fisicamente. Ma è uno che lì può far male»). E alla fine, i più felici sono proprio loro due. «Sto imparando a giocare da centravanti — dice Defrel — Con una squadra così forte mi trovo bene». Già, perché poi la verità è proprio questa. Questo Sassuolo è sempre più forte.