25/09/2015 13:32
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Nessun confronto, poca voglia di parlare e un bel po' di rabbia ancora da smaltire. Un clima di generale insoddisfazione, quello registrato ieri a Trigoria al ritorno dalla prima sconfitta. Non c'è stato modo di incorrere in discussioni dai toni accesi tra la squadra e Garcia, che ha preferito riunire il gruppo prima dell'allenamento nella solita riunione video in cui si sono analizzati gli episodi «sfortunati» di Genova. D'altronde all'interno dello spogliatoio le sensazioni nel day after non sono cambiate: la sconfitta con la Samp è stata solo una casualità, anche di fronte ai numerosi intoppi di gioco che la Roma continua senza sosta a registrare. Per questo nell'imminente post gara, la dirigenza al completo ha voluto complimentarsi personalmente con il gruppo cercando di tenere alto il morale della truppa: «State tranquilli, giocando così ne faremo tanti di punti», il messaggio ripetuto pubblicamente da Sabatini e ribadito qualche minuto prima negli spogliatoi dal dg Baldissoni. E adesso avanti il prossimo, senza possibilità di ulteriori errori e con la casella dei bonus già svuotata.
Domani all'Olimpico con il Carpi, Rudi Garcia è intenzionato a confermare il più possibile il blocco sceso in campo contro la Samp. Con Szczesny ancora fermo ai box (il polacco proverà a recuperare per trasferta di Palermo) spazio a De Sanctis tra i pali e linea difensiva prossima alla riconferma. Rudiger sente ancora dolore al ginocchio dopo la contusione rimediata con il Sassuolo e difficilmente verrà convocato. L'unico dubbio quindi rimane legato a Castan, che continua a scalpitare in panchina nonostante i dubbi di Garcia sul suo definitivo recupero. Se il brasiliano riuscirà a convincerlo, De Rossi tornerà a centrocampo accanto a Pjanic e Vainqueur, al momento in netto vantaggio su Nainggolan e Keita. Nonostante il colpo ricevuto a Genova, anche Iago Falque è si è allenato regolarmente, ma rimane aperto il ballottaggio con Iturbe per l'ultimo posto accanto a Dzeko e Salah. In dubbio Totti, a causa del continuo fastidio al dito della mano che non gli permette ancora di correre senza avvertire dolore.