17/09/2015 15:23
LEGGO (F. BALZANI) - Dopo aver battuto la finalista, la Roma di Garcia ci prende gusto e blocca sul pari la vincitrice della Champions, il Barcellona dei fenomeni. Un’impresa europea che segue il successo della stessa Juve a Manchester e restituisce luce al calcio italiano. In un Olimpico da brividi (peccato per il silenzio della Sud in protesta) e nella notte dei marziani spunta un extraterrestre da un mondo molto più vicino che con un gol da sigla tv (finito pure sul sito del Washington Post) fa stropicciare gli occhi a Messi e l’ex Luis Enrique non così fortunato da poter contare nel suo anno romano su Alessandro Florenzi. Il terzino tuttofare, non nuovo a prodezze del genere, ha replicato alla capocciata - forse in fuorigioco - di un Suarez come al solito irritante (brutto il calcione che obbliga Szczesny a uscire dal campo per un trauma al dito) con un razzo da 45 metri che ha sorvolato l’Olimpico scendendo poi nella porta di Ter Stegen con tanto di bacio al palo. «Ho ancora i brividi, ho fatto un grande gol e lì per lì nemmeno ci credevo - ha ammesso Florenzi -. Non abbiamo scalato l’Everest, ma siamo arrivati a buon punto visto che abbiamo fermato la squadra più forte del mondo. Siamo stati lottatori, uniti, stretti e siamo riusciti anche con un buon gioco a strappare un punto. In attacco ci ha dato una grande mano Dzeko, è stata la nostra ancora di salvezza. Godiamoci questa serata». Gli elogi arrivano pure da De Rossi, anche lui autore di una prova quasi perfetta: «Alessandro può diventare il terzino più forte del mondo. Siamo orgogliosi di questo pareggio».
La Roma è stata brava a non montarsi la testa, è rimasta umile proprio come aveva chiesto Garcia alla vigilia e ha portato a casa un punto insperato che in parte ha cancellato il lutto dell’1-7 col Bayern dell’anno scorso. La sofferenza nel finale, con salvataggio sulla linea di Torosidis, è scemata nell’ovazione dei 65 mila dell’Olimpico. »Non siamo arrivati alla cima dell’Everest - ha detto Garcia -, ma pareggiare col Barça è importante. Abbiamo giocato e difeso benissimo, sapevamo di dover correre anche se non potevamo fare di più in contropiede. Rispetto all’anno scorso siamo cresciuti in esperienza». Non troppi complimenti da parte dell’ex Luis Enrique: «Noi abbiamo fatto una partita molto buona tanto che abbiamo il 70% di possesso palla, ma la Roma è forte e ha fatto un gran lavoro difensivo. Pensavo però attaccasse di più. Florenzi? Ha studiato bene da Dani Alves». Altro pareggio anche in Youth League nel pomeriggio tra i due club (0-0) con la Roma Primavera che ha sprecato molto in attacco. Immancabile, infine, Totti sul suo blog: «Il gol di Alessandro rimarrà nella storia». Tutti d’accordo.