Il turnover non gira, la Roma neppure

21/09/2015 15:34

CORSERA (L. VALDISERRI) - Ne uccide più il che la spada. O, almeno, il che cambia contemporaneamente i due terzini titolari, priva la squadra di un centro di gravità permanente in attacco e gestisce le sostituzioni in modo quanto meno bizzarro. La Roma pareggia all’Olimpico contro il Sassuolo, per la terza volta in tre campionati, e perde altri due punti dall’Inter a punteggio pieno. Siamo già a due X in quattro partite: la pareggite dello scorso campionato non è stata curata.

Il risultato è giusto e, guardando bene, l’unica cosa veramente bella della partita è stata l’organizzazione in campo degli emiliani, ricordando che a Di Francesco mancavano i due giocatori migliori: Vrsaljko per e Berardi convalescente in panchina e dentro solo nel finale. Il Sassuolo è andato due volte in vantaggio e, con Defrel e Politano, prodotto della Primavera giallorossa mandato altrove, ha terrorizzato la difesa romanista a ogni ripartenza. Male , che ha sbagliato formazione iniziale e sostituzioni, mandando in campo con ritardo biblico, peggio di tutti l’arbitro Massa, assistito da collaboratori mediocri come lui. Il pareggio di (1-1) è stato segnato in netto fuorigioco, su assist di che aveva ripreso un rinvio horror di Consigli (malissimo il guardalinee Vivenzi); nel finale, sul 2-2, l’assistente di porta Calvarese ha chiuso tutti e due gli occhi su un fallo evidentissimo di Peluso su , che si era buttato nell’area altrui per farsi perdonare degli errori nel suo ruolo seminati per tutta la gara. La fase difensiva della Roma è stata, per usare una parola cara al c.t. , agghiacciante. Con infortunato e che è parso un po’ arrugginito non era il caso di far giocare (assente da febbraio), a sinistra e con lo stesso problema. Il d.s. , per altro osannato a Roma, ha costruito una bizzarra squadra con quasi soli destri in difesa (, , , , ) e quasi soli mancini tra gli esterni di attacco (, autore del bel 2-2; , ieri impalpabile; , pessimo, che si è visto solo per la crisi isterica alla sostituzione). In compenso sono rimasti fuori per oltre un’ora (il più in forma) e .

L’unico motivo di soddisfazione per i tifosi giallorossi, con la ancora in sciopero contro il giro di vite di e pretore e con Daspo in arrivo per gli ultrà pescati in una manifestazione non autorizzata fuori dallo stadio, resta il gol numero 300 di con la maglia giallorossa in tutte le competizioni. Una storia infinita, iniziata il 4 settembre 1994 in Roma-Foggia 1-1, cioè 7.686 giorni fa. Il , dopo il gol, ha esultato al minimo. Chissà perché.