Impresa Roma, Florenzi fa Messi

17/09/2015 13:21

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La Roma fa quello che deve contro i fenomeni del atterrati con la loro astronave sul prato umido della Capitale. In un Olimpico delle grandi occasioni la squadra di fa l'unica cosa che può fare in questo momento contro i detentori della : limita i danni. Ne esce un punto bello e importante che fa classifica ma soprattutto morale . Ma c'è tempo per pensare alla gara di ritorno, prima della quale la Roma dovrà confrontarsi con Bate Borisov e Bayer Leverkusen: la vera rivale per la qualificazione al turno successivo. Perché il , ieri sera ennesima conferma, è proprio di un altro pianeta. Cosa che nemmeno l'eurogol di , migliore dei suoi, è riuscito a far passare in secondo piano. però non riesce a festeggiare la sua centesima uscita in con un successo e Luis Enrique conferma il suo scarso feeling con la Capitale: uscito di scena male quando guidava la Roma e, dopo aver vinto tutto col suo , non è riuscito a togliersi la soddisfazione di vincere qui. Scherzi del destino.

I marziani all'Olimpico - Che la Roma avrebbe sofferto era chiaro sin dall'inizio, perché quando quelli li hanno la palla tra i piedi il mondo ti rovina addosso. Non la vedi più, giocano solo loro: movimenti senza palla pazzeschi. Così la squadra di ha fatto l'unica cosa che poteva: è rimasta dietro coperta aspettando di ripartire in contropiede con la velocità di o sfruttando qualche sponda di l'unico a rimanere costantemente in avanti. E può non bastare, perché il tiqui taque del è a tratti irritante, così come una supremazia in tutte le parti del campo.

La svolta di Suarez - Così, inevitabilmente dopo poco più di venti minuti i campioni in carica passano. In realtà l'azione del vantaggio è sporcata da un fallo di su che Van Roekel non vede: sullo sviluppo Suarez porta avanti i suoi. Ma l'arbitro olandese restituirà con gli interessi il maltolto ai giallorossi non fischiando un rigore netto sull'uscita di sempre su Suarez.

, e l'Eurogol - Il vantaggio non cambia lo spartito della serata, fa e disfa a suo piacimento, ci prova da fuori, più volte ma non trova mai la porta. Poi, accade quello che i tifosi non pensavano potesse mai succedere. Contropiede giallorosso, da centrocampo vede il fuori dai suoi pali e spara la botta: palo interno e 1-1. L'Olimpico esplode, è il delirio assoluto come se la Roma avesse vinto la partita: non è così, ma è un bel segnale di vitalità per una squadra che continua comunque a soffrire l'evidente superiorità degli avversari. I numeri del primo tempo: 71% di possesso palla del che confeziona 355 passaggi utili contro i 95 della Roma.

Finale di sofferenza - La ripresa non cambia, è sempre il a comandare. Dopo un minuto si rompe colpito da un fallaccio del solito Suarez. Dentro che nel finale strapperà applausi. E va bene così, perché i tre fischi di Van Roekel arrivano come manna dal cielo, una sorta di liberazione per i tifosi romanisti ai quali poco prima si era bloccato il cuore in petto per la traversa di e un paio di salvataggi in extremis di . Il bilancio alla fine è positivo, perché un punto contro i «marziani» è da tenere stretto. E ora la Roma andrà il 29 a giocare a casa del Bate Borisov con una consapevolezza in più.