La Roma vola con Falque e Iturbe

13/09/2015 14:52

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Altro che gita fuori porta. Nel giorno degli esperimenti, dall’agognato tandem - per la prima volta fianco a fianco, della riabilitazione di Gervinho come titolare, a decidere per la Roma la sfida di sono gli attaccanti meno attesi: Iago Falqué e Juan . Uno arrivato a giugno senza squilli di tromba dal , l’altro che al pareva ormai destinato fino a 48 ore dalla fine del mercato:«Ma la partita andava chiusa prima» tuona . La gente sui balconi, il campanile che affaccia sullo stadio: il folklore del viaggio meno di novanta chilometri da casa illude la Roma di potersi concedere una gioiosa promenade ciociara, in attesa del , ospite mercoledì.

La prima mezz’ora ai punti è invece del , fermato solo da un miracolo di su destraccio di Tonev. e non funzionano insieme: il capitano è nervoso e rischia pure il rosso, per uno spintone a Blanchard prima, per un’entrataccia su Dionisi poi. Il centravanti pare invece intimidito dopo una zuccata che lo fa sanguinare alla testa: conseguenza scontata due errori solo davanti alla porta. Poi a 1’ dall’intervallo basta una rimessa laterale finita in area tra lo stupore dei difensori del , distratti forse dalla coreografia dei tifosi di casa, per regalare a Falqué la palla del vantaggio. Stellone potrebbe pure festeggiare il pari se nel cuore della ripresa Ciofani non si divorasse l’1-1. E invece nel finale il piccolo, torrido “” s’incendia per un mani da rigore di ignorato da . Poi Rosi si tuffa in area, simulazione per l’arbitro, ma in tribuna scoppia comunque un accenno di rissa. sente il pericolo e se la prende pure coi medici che vorrebbero soccorrere , poi nel recupero gli regala un dolcissimo viaggio di ritorno. In attesa del .