15/09/2015 13:58
IL MESSAGGERO (B. SACCA') - A sbirciare tra le pieghe dell’allenamento del Barcellona di ieri, il sospetto saliva naturale in superficie: ma i giocatori del Barça scherzano di continuo perché pensano di vincere sempre facile, o vincono sempre facile proprio perché scherzano di continuo? Complicato fotografare con esattezza il quadro: di sicuro, però, il Barcellona è per tradizione, storia e patrimonio culturale un club che posa le proprie fondamenta su una particolare idea di abitare il mondo del calcio. Dev’essere una categoria di felicità mescolata al gesto di giocare a pallone, una specie di formuletta magica, estratta dal cilindro di chissà quale universo. Ai tempi di Pep Guardiola i trionfi si festeggiavano con i girotondi in campo al ritmo di «Viva la vida» dei Coldplay: oggi ogni trasferta è un viaggiare dolce, incanalato tra le sponde di una smisurata sete di vittorie. E i quattro successi raccolti nel 2015 sono lì a certificarlo. Sarebbe inutile nasconderlo: il Barcellona è una squadra capace di rasentare la perfezione. Bisogna comunque registrare che, nelle ultime ore, nella mente di Luis Enrique è insorto il rammarico di non poter avere a disposizione la rosa al completo. Perché Dani Alves, Vermaelen, il portiere Bravo e l’inutilizzato Douglas sono ancora infortunati e, quindi, non potranno salire sul charter Air Europa che in tarda mattinata atterrerà a Fiumicino. Così Luis ha inserito nella lista dei 20 convocati anche Gumbau e José Suarez, due ragazzi del vivaio.
RICORDI DOLCI - In tema di formazione, non è illogico ipotizzare che Luis Enrique allineerà l’adattato Sergi Roberto, Piqué, Mascherano e Jordi Alba in difesa a proteggere ter Stegen; Busquets, Rakitic e Iniesta al centro del campo; e il trio delle meraviglie composto da Leo Messi, Suarez e Neymar in attacco. A districare gli ultimi dubbi provvederà l’allenamento di rifinitura, previsto per oggi alle 19 sul prato dell’Olimpico: in sala-stampa parleranno Luis Enrique e Jordi Alba. «La Roma gioca a calcio, per noi sarà una gara difficile», ha confidato Mascherano. Come è ovvio, il centro della scena lo requisirà Messi, venerdì diventato papà per la seconda volta e pronto adesso a tagliare il traguardo delle 100 partite di Champions. Per l’occasione indosserà dei nuovi scarpini bianchi e azzurri, in omaggio alla sua Argentina. A lui l’Olimpico ricorda la vittoria della Champions del 2009: il rispetto per la Roma, però, di certo non mancherà.