Roma, Garcia all’angolo

22/09/2015 14:35

LEGGO (R. BUFFONI) - Ieri i bookmakers hanno aggiornato le quote: il pareggio con il Sassuolo ha fatto salire quella dello scudetto della Roma a 3,10 volte la posta. I bookies (informa Agipronews) hanno aperto le puntate, però, anche sull’esonero di : entro Natale vale 3,80. Del resto, al terzo anno di gestione il francese ancora non è riuscito a dare alla squadra un’identità di gioco e, davanti alle difficoltà, manca sempre un “piano B”.
La prima stagione, quella del boom delle 10 vittorie iniziali consecutive cominciata con la voglia matta di cancellare la finale di coppa Italia persa con la Lazio, vide una Roma blindata dietro (con un monumentale), feroce in mezzo al campo (grazie a un fuoriclasse di nome
) e imprevedibile davanti (merito della sorpresa Gervinho, attaccante dalle caratteristiche tanto particolari quanto indigeste per le difese italiane). La prima Roma di aveva una spiccata capacità di riconquistare palla in zone di campo molto alte, sfruttando il conseguente cattivo piazzamento degli avversari. Persi e , l’anno scorso aveva puntato su possesso palla e personalità. Pensando di affiancare i guizzi di
a quelli di Gervinho. Progetto - culminato in -Roma e Manchester -Roma - spazzato via dall’1-7 col Bayern, dal decollo mai avvenuto dell’argentino e dall’eclissi totale dell’ivoriano.
Il percorso tecnico di si è interrotto lo scorso gennaio, complice anche una preparazione atletica sballata costata il posto al professor Rongoni (voluto dal francese) sostituito d’imperio da Pallotta con & co. Presidente che, dopo aver sostituito anche lo staff medico, nell’ultimo incontro con la stampa bacchettò per aver definito la irraggiungibile e per aver ipotizzato un mercato in cui la Roma per comprare sarebbe stata costretta prima a vendere. Pallotta, grande assente nella serata di gala col , dovrebbe tornare a Roma la prossima settimana (in programma c’è il Cda per approvare il bilancio al 30 giugno) e farà senz’altro il punto della situazione.
Eppure dopo il brutto 1-1 all’esordio col Verona, col 2-1 sulla e l’1-1 col sembrava essere uscito dall’angolo. Ci si è ricacciato domenica per un turn-over insensato e dannoso. Sono tornate a galla anche le perplessità sulle difficoltà dei giovani a farsi largo col francese. è disperso, mentre Sanabria (doppietta) e sono andati in gol con le maglie di Sporting Gjon e Empoli. Ad appesantire l’aria intorno a (che ieri ha tenuto a rapporto i giocatori mostrando il video con gli errori commessi) le dichiarazioni post-partita («stava meglio che aveva giocato mercoledì, bisogna lavorare di più») che equivale a scaricare il flop su squadra e indirettamente sui preparatori atletici.
Intanto gli altri crescono: Mancini sta svezzando un’Inter ambiziosa che si è costruito pezzo per pezzo; Allegri lavora a rimettere in piedi una
orfana di Pirlo, Vidal e Tevez e intravede barlumi di luce; Sarri con le cinquine a Bruges e Lazio sembra aver pagato il noviziato e virato su un
più adatto al
.