Szczesny fuori 40 giorni, De Sanctis riprende la porta

18/09/2015 15:11

CORSERA (L. VALDISERRI) - Si chiude una porta, se ne apre un’altra.  starà fuori per 4-6 settimane, «grazie» alla scarpata di Luis Suarez all’inizio del secondo tempo. Si temeva una frattura. Il referto medico è stato diverso nella sostanza, non molto nei tempi di recupero: «Impegno distrattivo capsulo-legamentoso al quarto dito della mano sinistra». L’infortunio è sembrato subito serio. ha chiesto immediatamente il cambio, senza neppure provare a restare in campo. In molti, all’Olimpico, hanno pensato che la partita della Roma, già difficilissima, diventasse a quel punto proibitiva. , in queste settimane, ha dimostrato di essere non solo un gran , ma anche un leader. La personalità, però, è una dote che non manca certo a , che è entrato a freddo e non ha fatto rimpiangere il polacco. A 38 anni, con 22 stagioni da professionista, ha dimostrato che quello che dice sempre («Ho due numeri uno») non è una bugia per tener buono un senatore dello spogliatoio.

È stato particolarmente importante l’incitamento che è arrivato dal pubblico ma anche da altri due «rottamabili», per usare il linguaggio caro ai renziani, nella panchina della Roma: ha mimato un calcio nel sedere al , per farlo entrare subito in campo; , con gli occhi da pazzo delle grandi occasioni, ha urlato un perentorio: «Vai, cazzo!». Minimo per un mese la porta della Roma torna nelle mani di , che, contro il Sassuolo, domenica pomeriggio, deve anche prendersi una rivincita. Nel campionato scorso, un suoi un rinvio sballato innescò il rimpallo-gol di Zaza. Ci vollero due gol di , uno a tempo scaduto, per portare a casa un punto (2-2) che, a fine stagione, ha fatto anche lui la differenza.