LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) -
"Grazie a tutti è stata una grande emozione".
Alessandro Florenzi sta capendo di essere un predestinato. O, meglio, se ne stanno accorgendo quelli che ha intorno, i tifosi dell’Italia, quanti anche con l’azzurro addosso scoprono partita dopo partita la crescita di questo giocatore moderno ed universale, capace di ricoprire tutte le posizioni della fascia.
E così sui social ha voluto ringraziare la valanga di complimenti arrivati dopo la rete segnata all’Olimpico contro la Norvegia. Ieri pomeriggio è tornato a Trigoria, pronto a rimettersi
a disposizione della Roma per un ciclo di partite da vivere da protagonista. Non è da escludere che Garcia possa risparmiargli, però, la gara di sabato contro l’Empoli, in vista della trasferta di Champions, a Leverkusen, martedì prossimo. Maicon scalpita, e come terzino dovrebbe partire lui.
Sono rientrati ieri alla base anche Nainggolan, Pjanic e Dzeko. Società e tecnico hanno apprezzato il buonsenso del ct bosniaco e di Edin, rimasto in panchina per tutta la durata di entrambe le gare della sua nazionale. Ha sostenuto i compagni, senza rischiare, non fidandosi del ginocchio ancora in fase di completa guarigione e rispettando la Roma, in ansia per la sua partenza. A questo punto le condizioni di Dzeko verranno valutate e monitorare tra oggi e domani e poi Garcia valuterà se sia il caso di utilizzarlo subito o di aspettare qualche altro giorno. Se il centravanti venisse tenuto ancora a riposo, sarebbe riproposto Gervinho come prima punta, dopo che bene ha fatto a Palermo. Tra campionato e coppa, con Totti che rientrerà solamente, nelle previsioni più ottimistiche, a Firenze, sarà importante gestire bene le risorse dell’attacco. Dovranno giocare, invece, Nainggolan e Pjanic, tra i più stanchi della rosa perché impegnati da titolari in tutte le partite delle nazionali. Ma sono dei pilastri insostituibili, al momento, anima di una squadra che deve trovare continuità.