La questura: "Daspo confermato ma annullato l'obbligo di firma"

29/10/2015 12:55

IL MESSAGGERO - «Sulla decisione del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma che, come riportato ieri da alcuni quotidiani, avrebbe annullato il DASPO emesso dal di Roma nei confronti di un tifoso giallorosso, responsabile di comportamenti illegali all'esterno dello stadio Olimpico in occasione della gara Roma-Sassuolo, si precisa che tale disposizione, già notificata all'avente diritto, ha riguardato solamente la parte del provvedimento relativa all'obbligo di firma e non il divieto di recarsi allo stadio, dove l'interessato non potrà accedere per cinque anni». Lo precisa, in una nota, la di Roma. «Peraltro, il modello organizzativo dello stadio, voluto dal D'Angelo e condiviso in Prefettura in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, sta ottenendo i primi risultati, tanto che - conclude la nota - in questo campionato non sono state rilevate criticità inerenti l'ordine pubblico, la sicurezza degli spettatori o altri comportamenti illeciti che, nel passato, avevano causato pericoli per l'incolumità delle persone».
Zanzi, della Roma, ha spiegato che non è possibile la mediazione della società con la Prefettura per riportare la gente in : «E' una questione molto delicata. Ci sono elementi, come l'ordine pubblico, di cui si occupano le istituzioni e che quindi il club non gestisce. Noi abbiamo tanta stima dei nostri tifosi e abbiamo bisogno di loro per vincere. La cosa giusta è avere lo stadio pieno: questo è l'obiettivo di tutti»