01/10/2015 13:39
GASPORT (M. CECCHINI) - sembrava una favola col lieto fine scritto in cielo, invece – a sorpresa – è come se la Regina avesse intrappolato Biancaneve o se Pollicino avesse perso la strada di casa. Il rapporto quasi idilliaco tra la Roma e Garcia, negli ultimi 9 mesi è andato in crisi, anche se non solo per colpa dell’allenatore. La sconfitta col Bate Borisov ha rappresento il punto più basso della gestione giallorossa del tecnico francese. Così basso che non esclude neppure l’impossibilità di una risalita.
FACCIA A FACCIA Dopo il 3-2 negli spogliatoi i dirigenti hanno parlato alla squadra. Nessun processo, ma un messaggio chiaro. «Adesso si volta pagina e si continua a lavorare, però domenica a Palermo dobbiamo andare a vincere». Senza se e senza ma. Inutile dire che radio e web giallorossi ieri hanno crocifisso Garcia, imputato di sbagli nella formazione e confusione tattica. Questi i principali capi d’accusa: Florenzi terzino con tre punte di poco sacrificio (e due terzini di ruolo in panchina), confusione tattica con lo spostamento di Vainqueur sull’esterno destro solo sul 3-0, Nainggolan inadatto davanti alla difesa, movimenti degli attaccanti in anarchia, gestione di Iago Falque schizofrenica (prima non convocato, poi migliore in campo) e via sgranando il rosario delle rimostranze.
SQUADRA PERPLESSA Stavolta, poi, anche i giocatori sono rimasti stupiti da certe scelte. Se è vero che Garcia ha fatto autocritica («ho sbagliato formazione»), il tecnico non ha mancato di allargare il discorso anche al gruppo («Hanno pensato che si poteva vincere senza sforzi»). Intendiamoci, i giallorossi non hanno intenzione di scaricare Garcia, tant’è che lo stesso Florenzi ha detto: «Siamo tutti conn lui», ma proprio l’azzurro ha parlato di «partita preparata malissimo» da loro. In particolare, lo spogliatoio racconta come si sia lavorato molto sugli schemi offensivi e assai poco sulla difesa. E allora il ritornello delle critiche è sempre lo stesso: il francese tatticamente non brilla e poi migliora poco i giocatori, che dopo le recenti frenate cominciano a dirsi: «Non vinciamo niente neppure quest’anno».
MERCATO SOTTO ACCUSA Ma i tifosi sanno che sarebbe ingeneroso prendersela solo col francese. E allora anche il mercato ormai è entrato nel mirino con una serie di accuse precise. Ovvero: Dzeko e Salah sono stati i fiori all’occhiello su un vestito imperfetto, soprattutto in difesa e a centrocampo. Ovvero: le situazioni di Castan e Strootman sottovalutate, Rüdiger preso infortunato e di nuovo ai box, fiducia in Keita e Maicon anagraficamente al capolinea, alternative di Digne a sinistra quasi nulle (Torosidis è destro, Cole è fuori rosa ed Emerson, con Gyomber, è un oggetto misterioso). Su Iturbe, poi, si dividono così: il giocatore è in crisi, ma molti assolvono Garcia che pare quasi costretto a schierarlo perché il club vi ha investito quasi 30 milioni. Inoltre, con 22 posti a disposizione in lista Champions a causa delle sanzioni dovute al fair play finanziario, aver consegnato solo 21 giocatori, in una situazione di emergenza appare come errore grave.
PALLOTTA E FUTURO Inutile dire che il presidente Pallotta non è contento. Tra stadio, ultrà e rendimento della squadra, ha tanti temi da affrontare e presto, in un filo diretto con i tifosi, esprimerà il suo punto di vista. Di certo, a dispetto del contratto fino al 2018 (scelta che ora a Trigoria quasi tutti rimpiangono), se Garcia a fine stagione non vincerà nulla, sarà accomiatato, e per la sostituzione restano forti le candidature di Ancelotti e Conte. Entrambi infatti, nei mesi scorsi, erano stati informalmente sondati. Ciò non toglie però che, da Palermo in poi, se la situazione precipitasse, il cambio di rotta potrebbe avvenire anche subito. Che la Roma sia una patata bollente, comunque, lo certifica anche Francesca Brienza, ovvero lady Garcia, che dopo la partita, proprio sul canale tematico, ha detto: «Si fa il nome di Ancelotti, ma non so se avrebbe voglia di prendersi questa barca...». La sortita ha provocato critiche dentro e fuori Trigoria. In ogni caso, comunque la pensiate sulle difese amorose, che la barca imbarchi acqua a questo punto non è un mistero neppure in casa Garcia.