Roma, vittoria e addio crisi

05/10/2015 13:04

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La prima vittoria, da quando è in Italia, contro il Palermo (4-2), non la scorderà mai: , nel pomeriggio al Barbera, può aver trovato, una volta per tutte, la Roma. Nella gara più delicata della sua gestione, ha raccolto il massimo che non è solo il secondo successo di fila in campionato (quarto posto), ma la quadratura della squadra, intesa come sistema di gioco e interpreti, senza che abbiano inciso le assenze pesanti, soprattutto quella di . Quando riavrà pure gli infortunati, soprattutto , la situazione sarà sicuramente migliore. Intanto, in 2 gare, ha recuperato 5 punti all'Inter di Mancini, la rivale più pericolosa tra quelle davanti in classifica che ora ha solo 2 punti di vantaggio.

LOGICA E COMPATTA Anche il Palermo si è arreso, l'unica squadra fin qui ancora non battuta dal francese. , però, ha pensato più a se stesso e alla Roma. E ha scelto la semplicità per uscire dalla crisi, ripartendo dalla formazione utilizzata nella ripresa a Borisov. Martedì scorso contro il Bate, sotto di 3 reti, gli riuscì quasi la rimonta: 2 gol nel secondo tempo e la traversa colpita da . Così, contro i rosanero di Iachini che adesso contano 4 sconfitte consecutive, ha scelto lo stesso assetto, sicuramente più equilibrato, e ha sistemato i giocatori al proprio posto (leggi nei loro ruoli). E', dunque, ripartito con il 4-4-1-1, utile per passare al in fase offensiva, con , esterno di centrocampo sulla stessa fascia, regista accanto a , a sinistra davanti a e seconda punta dietro a Gervino, lasciando l'assoluta libertà ai due attaccanti. In 27 minuti la Roma si è presa la partita con le reti di , e Gervinho. Meno di mezz'ora, proprio come è successo in Bielorussia, per chiudere il discorso. Stavolta, però, a favore dei giallorossi: il 4-3-1-2 di Iachini è stato frantumato dalle ripartenze di Gervinho, , , , e . In avanti con 6 uomini, a difendere con 8. ha rischiato poco o niente, traversa di Vazquez con un colpo di testa sul 3 a 0, e solo nella ripresa e hanno sbagliato qualcosa senza mettere però a rischio il risultato. La normalità, miglior cura per la fenomenite degli ultimi tempi, ha funzionato. Niente più extralarge, decisione fatale, dopo il pari con il , per la gara poi pareggiata contro il Sassuolo all'Olimpico.

BRIVIDI DA EVITARE 
Iachini, dopo l'intervallo, tenta la rimonta, imitando il di Borisov, passando dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1 e affidandosi a Gilardino. Che, svelto a buttarsi alle spalle di e soprattutto , ha creato qualche disagio alla difesa della Roma. La stanchezza della gara di Borisov viene a galla nella ripresa. ha subito la palla del poker, ma proprio Gilardino, con momentaneamente a terra e i compagni che ingenuamente non si fermano, si toglie la soddisfazione di realizzare il primo gol stagionale (11° ai giallorossi) e di sfiorare anche il bis con reattivo nella risposta. , per evitare altre sorprese, utilizza i panchinari mai visti: e . Con il debutto del diciassettenne in , salgono a 26 i giocatori utilizzati in 9 gare (25 in campionato). Il primo, terzino sinistro, e l'altro, difensore centrale, finiscono a centrocampo, a fare gli esterni, al posto di e . Tra i 2 debuttanti, anche la terza sostituzione: per , con avanzato dietro allo scatenato Gervinho. Che segna nel recupero, su assist del turco, dopo la rete di testa, sempre oltre il 90°, di Gonzalez, e permette alla Roma di avere il miglior attacco del torneo con 17 reti.