09/10/2015 15:54
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Con lui in campo la Roma ha perso una partita su 31 in campionato. Basta e avanza questo dato per capire quanta nostalgia ci sia a Trigoria di Strootman, della sua intelligenza tattica, della sua grinta, dei suoi passaggi, dei suoi tackle e dei suoi tiri. Ma soprattutto della sua capacità di trasmettere un’incredibile sicurezza agli altri dieci che gli giocano attorno.
Da 18 interminabili mesi alla Roma manca il giocatore migliore della rosa e a un certo punto s’è temuto che non potesse tornare mai più. Adesso si respira di nuovo un’aria di fiducia sul recupero della «lavatrice» olandese perché la terza operazione al ginocchio sembra aver finalmente risolto il problema principale di Strootman: quel legamento crociato prima rotto e poi posizionato male, che gli impediva di recuperare forza e stabilità, è stato ricostruito dal prof. Mariani e i primi risultati già si intravedono. Ecco cosa si nasconde dietro i primi sorrisi di Kevin che non sono passati inosservati a chi lo vedeva triste e preoccupato da troppo tempo.
A un mese e una settimana dall’intervento il centrocampista riesce a estendere il ginocchio senza accusare particolari fastidi e a metà della settimana prossima lo attende un’altra visita dal chirurgo a Villa Stuart: il test di valutazione funzionale programmato dovrà verificare forza, resistenza, equilibrio ed elasticità dell’articolazione. E se le risposte saranno positive, Mariani gli darà l’ok per ricominciare, piano piano, a correre. A Trigoria lo seguono giorno per giorno i preparatori Norman e Lippie, il medico tedesco Riepenhof e il fisioterapista Ferrelli.
Inutile ripensare agli errori del passato e alla confusione scaturita dai tanti pareri ascoltati, adesso Kevin e la Roma guardano avanti con un obiettivo preciso: tornare in campo a febbraio. A quel punto saranno passati quasi due anni dal maledetto infortunio di Napoli e ci sarà tanta ruggine da scrollarsi di dosso, ma pure il tempo di incidere ancora in una stagione tutta aperta. Un nuovo inizio, visto che è già sul tavolo un rinnovo di almeno un anno del contratto attualmente in scadenza nel 2018.
Garcia aspetta fiducioso e pensa all’attualità. Per oggi ha organizzato un’altra partitella con la Primavera in cui testare i progressi di Castan. Rudiger ha ripreso a lavorare col pallone, mentre domani sera Dzeko, che oggi farà il primo allenamento «vero», dovrebbe tornare a giocare con la Bosnia. Inopportuno ma inevitabile. Non resta che pregare.