25/11/2015 14:20
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Una risorsa (quasi) inattesa per la Roma arriva da fuori. Tra gennaio e l’estate, infatti, il ds Sabatini avrà l’occasione di incassare oltre 45 milioni, senza indebolire minimamente la squadra attuale. Doumbia e Sanabria, Ljajic e Skorupski: quattro pedine già scartate da Garcia e dai dirigenti, ma pronte a garantire incassi sicuri nei prossimi sei mesi. Basti pensare che soltanto per l’attaccante ivoriano, oggi in prestito al Cska, il West Ham ha messo sul piatto 20 milioni di euro, ma potrebbe finire per una cifra analoga in Cina: ne costò 16,7, genererà anche una plusvalenza. Altri 11 potrebbe versarli l’Inter se a fine stagione decidesse di riscattare Ljajic: un ruolo da titolare nella capolista e soprattutto i 3 assist nelle ultime 4 gare hanno riacceso l’interesse di alcuni club inglesi, che una decina di milioni li investirebbero. Tutti soldi utili per finanziare un bilancio che dovrà chiudere quasi in pareggio, per le imposizioni Uefa dopo le violazioni al Fair Play Finanziario.
Ma Sabatini potrà fare incrementare il gruzzolo sacrificando due giovani meteore di Trigoria: Sanabria sta convincendo (nonostante un infortunio alla coscia) con il Gijon e non vuole tornare in Italia. L’attaccante e il suo agente sono già alla ricerca di un club della Liga in grado di versare alla Roma i 10 milioni che chiede. Anche il ciclo romano di Skorupski pare finito. L’Empoli può tenerlo un’altra stagione, ma in Germania ha estimatori pronti ad acquistarlo: servono 5 milioni. Alla lista vanno aggiunti poi due argentini con storie diverse. Uno è Paredes: all’Empoli gioca e lui l’idea di tornare da Garcia la coltiva eccome. L’altro è Iturbe: l’unico del gruppo che ha mantenuto un posto nella Roma di oggi. Eppure nella capitale s’è involuto, svalutandosi insieme ai 24,1 milioni spesi per averlo. Partirà a gennaio, in prestito: Bologna o Genoa. Poi, probabilmente, saluterà a giugno: sperando che a quel punto valga almeno un po’ di più.