14/11/2015 14:58
IL MESSAGGERO (B. SACCA') - In una nebbia che ha sfocato ogni idea, Edin Dzeko ha salvato la Bosnia e le ha regalato il pari in coda allo spareggio europeo con l’Irlanda. È finita 1-1, la partita di Zenica, il secondo playoff di andata degli Europei del 2016. E il determinante duello di ritorno si giocherà già dopodomani a Dublino. Come detto, dopo aver incassato il gol di Brady all’82’, i bosniaci hanno trovato la forza di riequilibrare il punteggio con il centravanti della Roma, bravissimo a correggere dal cuore dell’area un cross di Vranjes all’85’. In tema di romanisti, Pjanic ha declinato trame eleganti e assist precisi, ed è anche arrivato al tiro in un’occasione, alzando troppo la mira. Quanto al laziale Lulic, non ha entusiasmato e non ha sfigurato: una prova, insomma, in linea con la sufficienza. Ricordato il successo esterno raccolto l’altra sera dall’Ungheria sulla Norvegia (0-1), va detto che stasera si giocheranno le ultime due partite di andata dei playoff. L’Ucraina riceverà la Slovenia (ore 20.45, Sky Sport 3), mentre la Svezia di Ibrahimovic affronterà la Danimarca nel derby nordico di Stoccolma: ad arbitrare, Rizzoli (ore 20.45, Sky Sport 1). Ed è curioso, a rifletterci, che sarà un fischietto italiano a dirigere il duello tra le due nazionali che negli Europei del 2004 confezionarono il famigerato biscotto ed eliminarono proprio l’Italia di Trapattoni.
PAURA ALLO STADE DE FRANCE - Ieri la scena non l’hanno occupata solo gli spareggi, ma pure alcune amichevoli di prestigio. La Francia, ad esempio, ha steso i campioni del mondo della Germania (2-0) grazie a Giroud e a Gignac. Ma la serata di Parigi, come si sa, è stata macchiata dagli attentati che hanno ferito la città: tanto che il presidente François Hollande ha dovuto abbandonare lo stadio d’urgenza, con la gara che si è fermata per qualche minuto. Nel dopo gara, lo stadio è stato sigillato, con il pubblico costretto a sostare sul campo di gioco per attendere il via libera della polizia che temeva il ripetersi degli attentati, uno dei quali era avvenuto proprio davanti lo Stade de France. Tornando allo sport, a Parigi, il romanista Ruediger e lo juventino Khedira hanno giocato da titolari e hanno offerto prestazioni di spessore: viceversa Pogba ha preferito esibirsi in una partita tutta sua, premurandosi comunque di ricordare ai tifosi quanto sia bravo a giocare da solo. In panchina Digne. Ad Alicante, invece, si sono confrontate la Spagna regina d’Europa in carica e l’Inghilterra: bello il gioco degli spagnoli, diverse le occasioni, e alla fine l’esito ha giustamente premiato la squadra di del Bosque, andata a segno con Mario Gaspar e Cazorla (2-0). Sfruttando un gol di Dost e due di Robben, poi, l’Olanda ha liquidato il Galles in trasferta (2-3). Inutili, quindi, le reti di Ledley e di Huws. Nella cornice di Varsavia la Polonia ha superato l’Islanda (4-2): qui il giallorosso Szczesny ha difeso i pali polacchi da titolare. E ha stupito la Slovacchia, abile a sbriciolare la Svizzera (3-2): a Trnava il romanista Gyomber ha aggiornato il conteggio delle apparizioni in nazionale, sommando una presenza da titolare. In Lussemburgo ha perso la Grecia di Manolas e di Torosidis (0-1), ma i due romanisti sono rimasti a riposo per l’intera partita. Infine, la Costa d’Avorio ha battuto la Liberia nelle qualificazioni mondiali (1-0): in campo per 90’ (e ammonito) Gervinho.