29/11/2015 14:31
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La domanda è lecita: dopo l’umiliazione di Barcellona da dove bisogna ripartire? La risposta è semplice: da Edin Dzeko. Il bosniaco, seppur lentamente, si è messo in moto. Il pari di Bologna e l’1-6 con i blaugrana ha probabilmente offuscato un dato importante: sono infatti diventate quattro, le gare consecutive dove l’ex City va a segno con la maglia della Roma. Un raggio di luce in giorni plumbei che lascia ben sperare. Se è vero che due dei quattro gol sono arrivati su calcio di rigore, va anche sottolineato come Dzeko stia diventando protagonista nelle aree avversarie. Anche al Camp Nou, dove più volte quando si affannava nel pressing si girava e non trovava nessuno ad assisterlo, ha sì sbagliato (clamorosamente) il gol del possibile vantaggio ma poi si è procurato il rigore (fallito) e ha segnato il gol in extremis. Ok, sicuramente inutile ma era il terzo pallone che riceveva in 90 minuti. Della serie: l’indice di pericolosità del centravanti sembra essere in crescita. Notizia migliore per Garcia non poteva esserci, soprattutto se il tecnico continuerà con il credo offensivo che lo contraddistingue in questa stagione, ben riassunto nella dichiarazione di ieri: «Possiamo anche vincere 3-2 tutte le partite, mi andrebbe bene». Con Dzeko in forma, sarebbe più semplice.
NAINGGOLAN AFFATICATO - Anche oggi, contro l’Atalanta, Edin è chiamato ad essere decisivo. Sarà coadiuvato in avanti da Iturbe e Iago Falque, l’ennesimo tridente inedito varato dal primo minuto in questa stagione. A centrocampo torna De Rossi, a lasciargli il posto sarà Keita. In difesa ballottaggio Ruediger-Castan con il tedesco leggermente favorito. Manolas sta bene e ieri si è allenato. Lieve affaticamento muscolare per Nainggolan: vista la posta in palio, difficile pensare al belga in panchina.
BRUTTO KO - Brutte notizie per Ponce. Durante l’ultima gara di Youth League con il Barcellona, l’argentino ha riportato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro, lo stesso che lo aveva costretto a fermarsi tre settimane ad aprile, dopo una gara giocata con il Newell’s contro il Godoy Cruz. Il centravanti dovrà rimanere fermo almeno 4 mesi. L’ultimo anno di Ponce non è stato certamente fortunato: a gennaio era rientrato dopo uno stop un’assenza forzata di 5 mesi per un problema al piede destro. Poi l’imprevisto ad aprile. Ora che sembrava pronto per esordire in serie A, la fortuna gli gira ancora una volta le spalle.