IL PUNTO DELLA DOMENICA - Giubilo, Sconcerti, Mura, Garanzini, Calamai, Agresti

01/11/2015 16:31

LAROMA24.IT - Battuta d'arresto per la Roma, che interrompe a San Siro la striscia vincente e cede il primo posto all'Inter. Un ko che non ridimensiona le ambizioni dei giallorossi, per la prima a volta senza gol all'attivo da inizio stagione. La lotta scudetto è pronta ad entrare nel vivo, in attesa degli impegni di oggi di e .

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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

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IL TEMPO (G. GIUBILO)

La guerra del primato la vince la difesa. Per la prima volta nella stagione a secco la batteria offensiva giallorossa. Ma è un dato che porta la firma di Handanovic, autentica muraglia almeno per una Roma che non riesce a trasformare le occasioni da rete, non meno di sei, create nel primo ma anche nel secondo tempo. Ma non finiscono le amarezze della serata del Meazza, il doppio giallo di lascia la squadra in dieci nel finale e il bosniaco dovrà saltare il derby. Come se non bastassero il primato perso e la serata storta di qualche protagonista atteso, su tutti , mai in partita. Non pochi gli errori di soprattutto la sostituzione di . Con l’espulsione di la Roma ha logicamente rischiato anche di prendere il secondo gol in contropiede, un paio di salvataggi difficili anche per . Ancora una volta l’uno a zero testimonia come Mancini non sia proprio un allenatore sfortunato. La Roma dovrà ritrovare, per la stracittadina, i suoi motivi più felici e soprattutto quella via del gol inspiegabilmente smarrita nell’occasione più importante [...].

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CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)

Mancini ha vinto la partita più difficile sovvertendo uomini e convinzioni. A disturbarne la perfezione è stato l’infortunio di Medel che ha aperto un vuoto nel centro-difesa della squadra, a renderla fortunata è stata la voglia di dissesto della Roma davanti alla porta. Non c’è stata superiorità e se c’è stata si è agitata dalla parte della Roma, ma l’Inter ha scelto di giocare nel modo in cui la Roma soffre, senza riferimenti, costringendola a pensare, cosa che non gradisce, preferisce di gran lunga l’istinto di Gervinho, e . Il risultato è eccezionale perché per la prima volta qualifica l’Inter come avversario finale. L’Inter non ha niente di grandioso, ma sa come difendersi. Se segna un gol, riprenderla diventa molto complicato. Su 11 partite l’Inter non ha subito gol in 7. Questo è un sintomo di scudetto possibile. La Roma per contro ha subito reti 10 volte su 11. Molto della realtà del calcio italiano batte ancora su dati come questi. Restano le parate di Handanovic, ma fanno parte della forza dell’Inter. Restano l’assenza di Icardi e un’Inter completamente rovesciata. L’agilità che non ha mai trovato in mezzo al campo, Mancini l’ha chiesta ai suoi trequartisti. La Roma è rimasta soffocata, ha dovuto giocare in modo complesso, l’ha fatto anche bene ma lentamente [...].

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LA STAMPA (G. GARANZINI)

[...] A rubare la scena di un sabato di gala è stata la sfida di San Siro, dove la migliore Inter di stagione ha battuto e scavalcato la Roma. L'attacco giallorosso ha sprecato tutto quel che era possibile sprecare, e anche qualcosa in più, sia prima che soprattutto dopo il gol di Medel. Ma l'Inter ha sa-puto prima soffrire, poi col-pire, poi soffrire ancora a denti sempre più stretti di fronte a una superiorità di manovra giallorossa a trat-ti persino imbarazzante. Comunque la si voglia rigirare, una grande partita. Giocata quasi interamente tra la miglior difesa del campionato, nerazzurra, e il miglior attacco, gialloros-so, nell'occasione tradito da . La tentazione è pun-tare a maggior ragione sul , che segna quasi quanto la Roma e ha subito solo un gol più dell'Inter. Ma è vero che la brillantezza della Roma guidata da da una parte e il pragmatismo dell'Inter gestito da Medel dall'altra le accreditano una volta di più nella corsa al titolo [...].

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LA REPUBBLICA (G. MURA)

[...] L'Inter lascia iniziativa e campo alla Roma. La Roma non si sottrae, solo che in attacco fa molto fumo e sembra piantato per terra. La bellezza del gioco non si discute, ma anche la praticità ha un valore. Gervinho e sbagliano tanto, troppo. E nel momento migliore della Roma si fa espellere per un fallo di mano che poteva e doveva evitare, già ammonito. L’espulsione incide sulla partita perché nella Roma molti fanno movimento ma è l’unico a fare gioco. Poteva e doveva, , anche in vista del derby [...].

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GAZZETTA DELLO SPORT (L. CALAMAI)

[...] La Roma avrebbe meritato il pareggio anche se a volte i giallorossi sembrano giocare guardandosi allo specchio. Stavolta è mancata la furia agonistica di e non ha convinto la scelta di di richiamare in panchina per inserire Iago . Dopo l’espulsione di la Roma non aveva più forza in mezzo al campo. Inoltre resta la sensazione che sia ancora un corpo estraneo. Contro i nerazzurri poteva funzionare meglio un attacco senza un punto di riferimento. L’Inter scavalca i giallorossi e oggi potrebbe essere raggiunta in testa alla classifica da e . E’ un campionato che non ha ancora un padrone [...].

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CORRIERE DELLO SPORT (S. AGRESTI)

[...] E' vero che la partita l’ha condotta in gran parte la Roma, che ha creato molte occasioni svanite (o sprecate) per un niente. Perciò riteniamo che questa sconfitta non ridimensioni affatto la squadra di sul piano tecnico; semmai può crearle qualche defaillance psicologica, aspetto che verrà testato subito con il Bayer e nel derby (da affrontare senza ). La settimana che entra, insomma, dirà molto sulla stagione dei giallorossi, ci chiarirà il loro destino in e quali siano le loro capacità di riscatto dopo un ko così bruciante [...].