08/11/2015 15:58
Un derby è sempre un derby, e quello di oggi influirà molto sulla classifica: i giallorossi, vincendo, potrebbero tornare in testa, la squadra di Pioli con i tre punti si avvicinerebbe sensibilmente al vertice. Secondo Roberto Pruzzo: «Da una parte c’è una Roma molto forte, dall’altra una Lazio con tanto orgoglio», ma guai a fare pronostici: «Perché in fondo — dice Marcello Lippi — è vero che spesso partite di questo tipo vengono decise dagli uomini più attesi, come Dzeko, Salah, Candreva o Felipe Anderson, ma è vero anche che ci sono exploit come quelli di Lulic o Yanga-Mbiwa».
I tifosi sono scaramantici, e Gigi Proietti, da romanista, non vuole sentire pronostici: «Per carità, non ne faccio. Porta sfiga. Viste le tante assenze per la Roma l’uomo decisivo può essere Garcia. La dovrà vincere lui questa partita».
Per Pino Wilson, capitano del primo scudetto laziale, la scaramanzia regna sovrana: «Vedo favorita la Roma», mentre Pulici dice senza problemi: «La Lazio ha più possibilità di vincere. Direi 60-40%». «Io invece credo che la Roma sia la squadra più forte del campionato — controbatte Marco Delvecchio, uomo derby per eccellenza — e deve solo dimostrarlo». Secondo Pierino Prati, «i derby sono spesso brutti, io mi aspetto qualcosa in più da quelli impiegati meno».
Per Giancarlo Antognoni Salah potrebbe fare la differenza: «è lui che può decidere la partita. È vero che è un derby, ma la Roma è avvantaggiata». La rapidità di Salah da una parte, quella di Felipe Anderson dall’altra: «Vedo lui come punto di forza — dice Nando Orsi —, ma in un derby spesso i valori tecnici si annullano. Per questo, alla fine, si parte 50 e 50». E palla al centro.
(gasport)