01/11/2015 13:32
IL TEMPO (G. GIUBILO) - La guerra del primato la vince la difesa. Per la prima volta nella stagione a secco la batteria offensiva giallorossa. Ma è un dato che porta la firma di Handanovic, autentica muraglia almeno per una Roma che non riesce a trasformare le occasioni da rete, non meno di sei, create nel primo ma anche nel secondo tempo.
Ma non finiscono le amarezze della serata del Meazza, il doppio giallo di Pjanic lascia la squadra in dieci nel finale e il bosniaco dovrà saltare il derby. Come se non bastassero il primato perso e la serata storta di qualche protagonista atteso, su tutti Salah, mai in partita.
Non pochi gli errori di Garcia soprattutto la sostituzione di Florenzi. Con l’espulsione di Pjanic la Roma ha logicamente rischiato anche di prendere il secondo gol in contropiede, un paio di salvataggi difficili anche per Szczesny. Ancora una volta l’uno a zero testimonia come Mancini non sia proprio un allenatore sfortunato. La Roma dovrà ritrovare, per la stracittadina, i suoi motivi più felici e soprattutto quella via del gol inspiegabilmente smarrita nell’occasione più importante.
La domenica lascia spazio agli altri inseguitori, a partire da quello che ha il compito più agevole. A mezzogiorno la Fiorentina riceve il Frosinone, pronostico a senso unico. Meno agevole il compito del Napoli, perché a Marassi il Genoa di Gasperini trova i suoi motivi migliori, ma Sarri dispone di una batteria offensiva senza rivali. In serata si chiude l’incrocio tra romane e milanesi, Mihajlovic cerca la terza vittoria a seguire, la Lazio ritrova però il suo campo che non fa sconti a nessuno. Ma Pioli è avvelenato per l’addio a De Vrij per tutta la stagione. Il tecnico laziale avrà pensato al precedente di Strootman e ai medici olandesi.
Sabato fortunato per la Juve, che all’ultimo respiro fa suo il derby torinese con Cuadrado, bianconeri finalmente nella fascia sinistra della classifica. Subito fuori Khedira, confusione tattica per la squadra di Allegri, la sconfitta è un’autentica beffa per il Torino.