30/11/2015 14:01
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - «Fino a ieri dicevo che non saremmo intervenuti sul mercato a gennaio ma oggi sto facendo altre valutazioni. Iturbe? Troveremo una soluzione per lui. Avrei voluto salvargli la vita. Garcia? Nessuna guerra fredda, ma a volte non sono d'accordo con lui». Con un po’ di solita letteratura bukowskiana e un po’ di concretezza, Walter Sabatini - dopo aver catechizzato squadra e tecnico - traccia le linee guida del futuro: il mercato si farà e Garcia è confermato, ma non troppo, pur sapendo che il colpevole non è solo lui. «Sarebbe da pazzi pensarlo. Alcune responsabilità le ha lui, altre tutti noi. Sapevo che la squadra sarebbe stata condizionata dal risultato di martedì, forse più di quanto potessi prevedere. Faremo riflessioni su tutti, ma in panchina non succederà niente: Rudi merita di allenare la Roma». L’allenatore, in realtà, è finito nel mirino e a Trigoria stanno facendo le stesse riflessioni fatte a giugno: si dimette, lo mandiamo via. No, resta. Appunto, per ora. «Le responsabilità più grandi non sono sue. Io sono sempre in gioco, ho colpe anche io è evidente. Dobbiamo chiuderci come una testuggine e combattere. Prendendo le critiche che ci meritiamo. Non sarà facile, il nostro credito è crollato. Il calcio spettacolare un po' lo dobbiamo accantonare. Non conosco rimedi taumaturgici, bisogna assumersi le responsabilità e impegnarci, capendo dove abbiamo sbagliato e rimediare». Anche i giocatori entrano nella scatola dei responsabili. «Non possiamo sollevare i giocatori dalle loro responsabilità ma non possiamo neanche cancellarli, perché è da loro che si ripartirà. Lo faranno, perché li conosco: sono seri e anche forti. Abbiamo giocato la partita con l’Atalanta come un convalescente. Era difficile metabolizzare Barcellona e sapevamo che non avremmo messo in campo le nostre migliori qualità, ma pensavamo di poterla vincere con altri requisiti». La squadra, insomma, non gioca contro l’allenatore, secondo il ds. «Ipotesi che non prendo in considerazione. La società è alle strette, siamo persone serie, vogliamo lavorare senza scaricare le responsabilità. Dopo la partita col Bate potrebbe saltare Garcia? Ci confronteremo con l'allenatore quando arriverà Pallotta ma non verrà qui per tagliare la testa all'allenatore».