Roma, senza Salah l’equilibratore è Falque

14/11/2015 14:44

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Stavolta dovrà essere camaleontica gioco-forza. Perché senza , out nella più rosea delle prognosi almeno un mese, la Roma dovrà cambiare inevitabilmente interpreti e modo di giocare. Trasferta di , parentesi in al Camp Nou, di nuovo in campionato contro Atalanta e Torino, poi ancora Europa col Bate, nutrendo la flebile speranza di riavere l’egiziano disponibile a , il 13 dicembre. Aspettando il rientro di (forse a ) per ora sono tre i calciatori che possono sostituire l’ex Chelsea: Iago , e .

RUDI CALA IL JOLLY Lo spagnolo sembra essere la scelta più semplice e logica. Sa fare gol ma all’occorrenza sacrificarsi e diventare un prezioso jolly tattico: una volta impiegato ad aiutare il terzino e un’altra in marcatura sul portatore di palla avversario, come accaduto con Biglia al derby. Disponibilità e duttilità sono le sue caratteristiche migliori, a tal punto che senza di lui difficilmente la Roma riesce a giocare un 4-4-2 puro. Anche se oramai per Iago , , 4-1-4-1 o appunto, 4-4-2, fa poca differenza. è consapevole che esterno di centrocampo o d’attacco, trequartista o intermedio, dove lo metti, difficilmente Iago deluderà: «Al derby sapevo che avrei giocato trequartista, me l’aveva detto qualche giorno prima e ci abbiamo lavorato. Sento molto la sua fiducia e quella del club. Spero di restare a lungo, mi trovo benissimo», ha raccontato ieri a Roma Radio.

PERCORSO DA TITOLARE Tredici presenze stagionali tra campionato e coppe, l’ex pensa che questo sia «l’anno giusto per vincere qualcosa, alla fine è quello il nostro obiettivo». Difficilmente sarà la  dove sarebbe già un bel risultato qualificarsi per gli ottavi: «Nel prossimo turno andremo a . Sarà un piacere esserci. Sono cresciuto lì per otto anni e ritroverò qualche compagno come , Jordi Alba, Sergi Roberto. Ne conosco tanti e sarà bello rivederli».

ULTIMA CHIAMATA Considerando che in questa sosta si sta curando il ginocchio che gli ha dato qualche noia (problemi nati dopo un contrasto con Silvestre in Sampdoria-Roma), possibile che possa (anche) risparmiarlo e non fargli disputare tutte le partite. Due le alternative: alzare , nel ruolo che meglio sa interpretare e dove sta trovando la consacrazione anche in nazionale oppure concedere l’ultima chance a . Per l’argentino – spronato ancora una volta da qualche giorno fa («Deve tornare a giocare come faceva da bambino, in piazzetta, non farsi imbrigliare dal disegno tattico») siamo arrivati all’ultimo giro di valzer. O balla ora oppure lo farà altrove.