01/12/2015 13:45
IL MESSAGGERO (B. SACCA') - Leo Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar...e Alessandro Florenzi. Lo spettacolo del Pallone d’oro ha frullato le meraviglie del 2015 e proprio ieri le ha disposte, ordinate, sul tavolo dell’attualità. Il favorito Leo, Cristiano e Neymar sono i finalisti del premio personale più ambìto del panorama mondiale, mentre il romanista Alessandro è volato sul podio dei marcatori dei gol più belli dell’anno, insieme al solito Messi e al semi-sconosciuto brasiliano Wendell Lira. La cerimonia delle premiazioni si svolgerà a Zurigo l’11 gennaio. Senza Blatter e Platini, probabilmente.
In particolare, a far decollare Ale è stata quella magia dipinta nel cielo dell’Olimpico lo scorso 16 settembre: era il 31’ della sfida di Champions tra la Roma e il Barcellona, e Florenzi pescò dal cilindro della fantasia un destro planante che colmò la sua curva dolce, e lunghissima, colpendo il palo del distratto ter Stegen e virando in rete. Dalla tribuna Tevere alla porta sotto la Nord, un arcobaleno di 50 metri. A conoscerne la formula, Rudi Garcia sarebbe primo in classifica. «È già un onore essere sul podio, sarebbe fantastico vincere», ha esultato il centrocampista (e non solo) della Roma. Ed è anche utile annotare che Alessandro rappresenterà l’unica bandierina italiana piantata nella mappa del Pallone d’oro. Solo lui, e lui solo. «Congratulations Alessandro!», il tweet della Fifa.
LUIS, PEP E JORGE Intanto, a Barcellona, vivono nel tempo vuoto di giornate celesti. Il Barça dà lezioni private di calcio amezza Europa, e ora alla classe di Messi si è accostato il talento di Neymar, che ha scelto di maturare sotto il mantello dell’argentino. Come detto, i due blaugrana si contenderanno il Pallone d’oro, anche se va sottolineato che il club sperava seriamente di vedere pure Suarez nel trio dorato, e di poter firmare così una tripletta da sogno. È chiaro, però, che specie stavolta Cristiano Ronaldo, reduce da due successi in serie, non poteva essere escluso. Leo ha comunque già trionfato per quattro volte e insegue l’infinito: ma forse è questa apparizione di Neymar a illuminare la via verso il futuro. Quanto ai tecnici, il titolo del migliore se lo contenderanno Luis Enrique, Pep Guardiola e il ct del Cile, Jorge Sampaoli, vincitore della CopaAmerica.