06/12/2015 14:50
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La Roma perde altri due punti in classifica, buttando la vittoria a Torino in extremis (1-1). Solamente due punti incassati in tre gare che, sulla carta, potevano portare un filotto di successi: Bologna, Atalanta e il Toro di Ventura. Ora il Bate Borisov, mercoledì, e poi Napoli, domenica prossima, impegni che rischiano di compromettere del tutto la stagione dei giallorossi. «Il pareggio è anche colpa nostra — fa autocritica Garcia — mancava poco, potevamo gestirla meglio gli ultimi minuti e fare un altro gol». Non sembra voler cercare alibi, il tecnico, anche se sul rigore concesso al Torino, ammette: «Mi sembra che Manolas prenda la palla e quando non si ha la certezza al 100% sarebbe il caso di non fischiare. Può succedere, anche se resta un errore pesante perché sono due punti persi. E bastava essere nello spogliatoio al termine della gara per vedere la rabbia dei giocatori: c’era chi urlava e diceva “non è possibile”, vuol dire che i ragazzi sono molto delusi. Ora c’è solo da lottare e recuperare, abbiamo dimostrato di essere una squadra e i giocatori hanno fatto la partita che mi aspettavo».
Difficile immaginare che Garcia ritenga davvero di aver visto la partita che si aspettava, con l’aggravante della rabbia esplosa nello spogliatoio. Si è poi dimostrata sbagliata la scelta di accelerare i tempi del rientro di Gervinho. «Era guarito, mi fido dei miei dottori e dei preparatori fisici, ed era previsto giocasse solamente un tempo» la difesa di Garcia. L’ivoriano ha riportato un risentimento muscolare al retto femorale della coscia destra, la stessa a cui si era fatto male in nazionale. Uscito acciaccato anche Torosidis.
Guarda, invece, avanti, Nainggolan. «Ci abbiamo messo tanta voglia e questo è importante per ottenere i risultati. Ora arriverà il Bate e dobbiamo preparare la gara come oggi. Io sono convinto che momenti buoni arriveranno di nuovo. Sappiamo che abbiamo un gruppo forte e stiamo solo aspettando che torni la vittoria»