06/12/2015 15:50
L'attaccante del Carpi ed ex giallorosso, Marco Borriello, ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo nella quale parla anche di Roma. Questo uno stralcio delle sue parole:
"La strada che ho preso mi ha arricchito a livello personale. Sono stato al Milan per sei stagioni. Ho giocato poco, tranne nella stagione di Leonardo, ma ho vissuto con dei campioni: è stata una scuola di vita. Non rimpiango nemmeno di essere andato a Roma. E poi i cambiamenti mi hanno fatto crescere. Adesso ho ancora molte motivazioni. Però, pensandoci bene, un rimpianto ce l’ho: non aver giocato in coppia con Totti. Eravamo considerati in alternativa. Peccato che la Roma non mi abbia dato fiducia. Sarei rimasto lì per tanti anni, ma non giocavo mai: poi cosa avrei raccontato ai nipotini?".
Ha segnato 101 gol, ne mancano 24.899 gol per arrivare al totale di quella frase meravigliosa: «Sto in panchina io che ho fatto 25.000 gol». Ha rivisto la scena su Youtube?
"Certo. E rido ogni volta. Fu uno sfogo sano per un’arrabbiatura sana. Ottavi di Champions, Roma-Shakhtar, nel girone avevo fatto 4 gol in 6 partite, eppure ero di nuovo in panchina".
Restando a Roma, il suo gol al Chievo regalò il record delle 10 vittorie consecutive a inizio campionato. Garcia sognava lo scudetto. Cosa manca?
"A Trigoria si respira la storia. Roma è un ambiente bellissimo, ma anche difficilissimo per le pressioni. Bisogna tenere i nervi saldi. Non c’è in Italia una squadra così ricca di talento. Però si vede che manca qualcosa: io so cosa, ma non glielo posso dire".
(gasport)