Cori e carote, la protesta è servita

02/12/2015 13:11

IL TEMPO (E. MENGHI) - Meglio le carote che i bastoni. La contestazione pacifica di una piccola rappresentanza del tifo giallorosso ha accompagnato l’allenamento mattutino della Roma. Una trentina di persone e sette casse di carote, per circa 50 chilogrammi di peso, sono bastate per mandare un messaggio chiaro a squadra, dirigenza e allenatore: «Siete dei conigli». Cioè vigliacchi, senza attributi. L’accusa è stata servita con un ironico «buon appetito» scritto su uno striscione, prima sostenuto dagli ultras e poi appeso davanti al cancello di Trigoria, ma presto rimosso dagli addetti ai lavori del centro sportivo. La prima sconfitta casalinga, contro l’Atalanta, non è piaciuta soprattutto per il poco carattere mostrato in campo dai giocatori, in teoria chiamati ad una reazione d’orgoglio dopo gli schiaffi presi dal .

Troppo molli gli interpreti, troppo confusionario : sono tutti sotto accusa e nei cori intonati dai presenti non è stato risparmiato nessuno. «Ma dove sta?» e « bla bla bla» i rimproveri rivolti a presidente e società, mentre per i calciatori è andato per la maggiore il più classico «mercenari». I blindati della polizia sono arrivati presto sul posto e hanno monitorato la situazione, piuttosto tranquilla. I tifosi hanno chiesto di parlare con un giocatore o con un dirigente, hanno ottenuto una chiacchierata con Marco Sechi, SLO giallorosso incaricato di tenere i rapporti con i Roma Club e di gestire i gruppi organizzati in trasferta (farà da intermediario tra la Roma e i tifosi anche Sebino Nela e i due ruoli convivranno in futuro). È stato lui a riportare le proteste degli ultras dentro il Bernardini, dove l’unico pensiero era quello di lavorare sodo per le prossime sfide decisive: prima il Torino in campionato, poi il Bate Borisov in . I fischi di domenica all’Olimpico avevano testimoniato un clima poco sereno e la contestazione è arrivata anche a Trigoria, come nove mesi fa. Era metà febbraio, l’eliminazione dalla Coppa Italia e il pareggio senza reti e senza gioco contro il Parma avevano fatto esplodere la rabbia dei tifosi. Il ritornello non era tanto diverso: «Tira te fuori le palle», gridavano alla squadra, mentre sui social spopolava l’hashtag #Garciaout. Sembra di rivivere lo stesso film, con la differenza che stavolta è tutto ancora in gioco, sia in campionato sia in Europa, e la pace potrebbe tornare con i risultati. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha commentato la contestazione a base di carote: «Quantomeno non manca l'ironia. Speriamo – ha detto a margine dell'ultima tappa del progetto realizzato con Lottomatica "Vincere da grandi" in una scuola di Quarto Oggiaro a Milano – che non si vada oltre, e vale non solo per la Roma, ma per tutte. Se bastassero solo le carote a far cambiare l'atteggiamento e il comportamento delle squadre, saremmo già a buon punto per sdrammatizzare cose che, comunque, sono serie».