10/12/2015 14:33
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - In una gara dove alla vigilia aveva promesso «18 lupi in campo», Rudi Garcia è riuscito a collezionare almeno tre record. Il primo è ottenere una qualificazione agli ottavi di finale della Champions con appena sei punti in classifica (eguagliata ‘l’impresa’ dello Zenit di un paio di anni fa). Il secondo è che nessuna squadra era riuscita a centrare il passaggio del turno dopo aver subito sedici gol nella fase a gironi. Il terzo invece è quello di uscire dall’Olimpico – nonostante il traguardo raggiunto - subissato di fischi all’urlo poco edificante di «C’avete rotto er…». Nella sua nuova veste di uomo di gomma, il francese ribatte: «Siamo contenti di aver centrato il primo obiettivo stagionale. Fino agli ultimi minuti abbiamo provato a segnare, le statistiche dicono che abbiamo tirato 24 volte. Alla fine ci siamo qualificati e in questomomento, con questo ambiente negativo, aver superato il girone è un messaggio ancora più forte. Ora abbiamo tre partite da qui a Natale e vedremo dove saremo. Certamente in Champions». Normalmente non si nasconde dietro agli alibi. Per una volta, regala un’eccezione: «Una squadra che tira così tante volte in porta non è una squadra che gioca male. Non devo ricordare l’elenco degli infortunati. Una volta entrato Salah non avevamo più nessun giocatore offensivo da inserire. Dzeko ha finito con i crampi. A febbraio avremo altre forze e vivremo un altro momento. Faccio i complimenti ai ragazzi perché non era facile».
Alla quarta domanda inevasa, gli viene richiesto dei fischi a fine gara: «Ne ho parlato con la squadra, sta a noi portare i tifosi dietro di noi, facendo di tutto. Quando sudi per la maglia nessuno ti può dire niente. La cosa brutta è che da inizio stagione la Sud fa sciopero e sappiamo che sono il cuore della tifoseria. Quello che è successo col Bate è triste,ma sta a noi coinvolgere i nostri tifosi lottando in ogni partita». Ancora una volta Dzeko, nonostante l’impegno, ha fallito l’appuntamento con il gol: «Ma a me è piaciuto - sottolinea il tecnico -. Tra l’altro quando va a pressare, deve essere accompagnatoda tutta la squadra.Mi sono piaciuti anche i primi venti minuti dove abbiamo trascinato sia la squadra che il pubblico. Purtroppo non abbiamo segnato e quando non ci riescii non ti metti al riparo da qualcosa di brutto che è successo. Abbiamo avuto fortuna per il pari del Leverkusen e... un grande Szczesny che ha salvato il risultato».
Soddisfatto Baldissoni: «Essere riusciti a superare il girone vuol dire essere stati più bravi dagli altri, indipendentemente da come la squadra ha espresso il gioco. Lomeritiamo, èun fatto. I fischi? Secondome non è solo per il gioco. I tifosi possono scegliere di sostenere o meno la squadra. I fischi non aiutano il gruppo». Digne si accontenta: «L’importante era passare il turno». Florenzi è sorpreso: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo.Poi i tifosi pagano l’abbonamento e hanno il diritto di fare questo. Tutti vogliamo una Roma spumeggiante, però non mi aspettavo tutti questi fischi».