20/12/2015 15:13
Rudi Garcia conoscerà la sua data di scadenza quest'oggi intorno alle 17. Se dovrà affondare, contro il Genoa, lo farà con i giocatori della Roma che ha sempre difeso. Da tempo non sorrideva più nelle conferenze stampa pre-gara, ma ieri lo ha fatto: «Conosco le regole del gioco, ma non penso all’esonero: ho altre battaglie da combattere, a partire da quella contro il Genoa in cui ci servono i tre punti». La regola del gioco è: se non vinci, rischi la panchina. E la Roma non vince dall’8 novembre, cioè dal derby. Dopo l’eliminazione contro lo Spezia in Coppa Italia Garcia ha sentito tanti nomi: Spalletti il più cercato dai dirigenti, Lippi in attesa di Conte, Mazzarri, Bielsa e persino Mourinho, anche se il presidente Pallotta nega di aver incontrato il portoghese. Ma lui non molla: «Ci sono delle cose da cambiare, non sono stupido. Magari il ritmo degli allenamenti. Abbiamo una difesa molto giovane che deve fare esperienza». Il riferimento a preparazione atletica e mercato è sottilmente feroce: se si affonda, come ha detto Sabatini, si affonda insieme. La buona notizia è che Gervinho, l’uomo più importante per Rudi, è convocato. Quella cattiva è che all’Olimpico sono attesi 20mila spettatori, cioè il minimo stagionale.
(corsera)