03/12/2015 13:32
IL TEMPO (E. MENGHI) - Il «j’accuse» è stato il primo passo necessario per ripartire, adesso Garcia sa di non poter sbagliare le prossime mosse per tenersi stretta la Roma. «Siamo tutti responsabili, ma io non mollo», è stato il manifesto delle intenzioni del tecnico dopo la sconfitta interna con l’Atalanta, mentre Sabatini negli spogliatoi ha richiamato tutti all’unità: «Chiudiamoci a testuggine e combattiamo». Detto, fatto. I giallorossi si chiuderanno oggi a Trigoria e domani si sposteranno in un hotel di Torino, sempre in «clausura» e, se le cose non dovessero andare nel verso giusto, la convivenza forzata continuerebbe fino alla sfida con il Bate Borisov. Già in questi giorni il tecnico francese ha imposto ai giocatori dei momenti di aggregazione, come per esempio il pranzo insieme o la cena a cui oggi parteciperanno anche gli infortunati e lo squalificato Maicon, esentati però dal dormire al Bernardini.
L’obiettivo è anche quello di restare il più possibile isolati da critiche e contestazioni e, dall’inizio della stagione, sono scomparsi i giornali dal salottino del centro sportivo. Sicuramente sistemare lo spirito collettivo è uno dei punti all’ordine del giorno per Garcia, che oltre a ritrovare il sentimento di squadra, quello che spinge chi va in campo a darsi una mano, ad essere altruisti nelle giocate e non pensare solo al tornaconto personale, si sta concentrando pure sulla tattica con sedute specifiche per reparto. La difesa è finita sotto accusa, i 33 gol subiti in 19 gare hanno alzato il livello d’allarme e il tecnico si è convinto a ridare spazio a De Sanctis. Una mossa vista contro l’Atalanta, partita in cui sono sì state incassate due reti, ma per errori individuali dei difensori su cui il portiere non poteva fare molto.
E la scelta dovrebbe ripetersi a Torino. Per non far «arrugginire» Morgan si ferma Szczesny, il titolare senza futuro nella Roma. Solo due volte la porta è rimasta inviolata tra campionato e coppa, in entrambe le occasioni c’era il polacco a difendere i pali, ma la media gol subiti è di uno ogni 50 minuti nel suo caso e ogni 57 per De Sanctis, che si è però risparmiato la figuraccia con i marziani del Barça.
Se l’ex Napoli va verso la conferma, al centro della retroguardia Castan dovrebbe di nuovo lasciare il posto a Rüdiger, nonostante il brasiliano sia stato uno dei pochi salvabili dell’ultima sfida. Garcia vuole ricomporre la coppia titolare per giocarsi il suo futuro con quelle che ritiene le armi migliori. La più efficace tornerà nel tridente d’attacco: Gervinho si è allenato con il gruppo ieri e, visto che è stato fermo appena due settimane, non dovrebbe aver problemi ad iniziare la partita.
Naturalmente andrà gestito, perché all’orizzonte c’è il Bate Borisov, sbarcato con una settimana d’anticipo nella capitale visto che in Bielorussia il campionato è fermo e qui i giocatori di Yermakovich possono lavorare con un clima meno rigido, concentrati solo sui prossimi e decisivi 90 minuti. Anche per loro, che sono pienamente in corsa per gli ottavi di Champions. Non una bella notizia per la Roma, che invece deve pensare prima a sistemare le cose in campionato, senza perdersi d’animo perché la vetta è lontana 4 punti e tutto in gioco. Una strategia intelligente potrebbe essere quella di mettere più cross al servizio di Dzeko. I traversoni non sono certo una specialità di Gervinho, il compito spetta piuttosto a Florenzi e Digne, mentre all’ivoriano basta esserci. Con lui in campo la media punti raddoppia, a Torino ne servono tre: è la miglior mossa possibile.