21/12/2015 14:33
LEGGO (F. BALZANI) - Sarà bastato il ritorno alla vittoria dopo 42 giorni e sette partite contro un Genoa quart’ultimo per salvare la panchina di Garcia? È il primo pensiero dopo il triplice fischio di Gervasoni che ha chiuso il terribile 2015 della Roma. La risposta pulp di Sabatini sembra chiara: «Un po’ di sangue oggi scorrerà visto che a voi piace, ma gli schizzi non saranno quelli del tecnico. Godetevi la vittoria. Visto Sadiq? Un bambinone preso a 300 mila euro e ora vale 5 milioni». Il ds ha rialzato la testa e confermato Rudi, ma va detto che ha passato gli ultimi giorni a contattare eventuali sostituti (Spalletti con maggiore insistenza). Nelle prossime ore quindi, pur senza «schizzi di sangue», qualcosa potrebbe accadere.
Intanto è tornato ad alzare le braccia al cielo Garcia grazie alla rete di Florenzi e al primo gol in carriera di Sadiq arrivato dopo la prima espulsione in carriera di Dzeko per un doppio fuck off: «Mi scuso, non accadrà più». Entrambi sono corsi ad abbracciare il tecnico, gran parte della squadra li ha seguiti, molti tra i 20mila dell’Olimpico hanno fischiato. Gol a parte è successo poco, come al solito. «Del mio futuro non sono io a doverne parlare - ha detto Rudi - Il peggio però è passato, rivediamo la luce. L’abbraccio del gruppo mi ha emozionato, sono grandi uomini. Nel 1° tempo il ritmo era basso anche per mancanza di fiducia, dopo le cose sono andate bene. Dzeko? Faremo in modo di fargli ritrovare entusiasmo. Anche Batistuta segnò poco alla Roma fino a Natale (in realtà fece 10 gol, ndr). Non so perché siamo così criticati nonostante un 2° posto vicino e gli ottavi di Champions».
Anche Florenzi alza la voce: «L’abbraccio a Garcia è venuto spontaneo. Si è visto il gruppo e abbiamo dato una grande risposta. Il gol di Sadiq è un segno del destino. In quel momento non ce la facevamo più, eravamo in 10 e a corto di benzina. Nel 2016 decideremo cosa fare del nostro destino. Se mettiamo il 110% come col Genoa ci divertiremo. Non sono state le botte con Bayern e Barça ad ammazzarci. Non mettete nella testa dei tifosi questa cosa».
In attesa di eventuali ribaltoni quindi la Roma va in vacanza fino al 29 e ripartirà da Verona col Chievo senza Dzeko, Pjanic e Nainggolan (ammoniti sotto diffida), con Totti e forse con un Garcia traghettatore di se stesso fino a giugno. Nonostante il malumore della piazza.