23/12/2015 14:32
LEGGO - «Sto andando a Roma, ma non per firmare coi giallorossi». Marcello Lippi sgombera il campo dai (residui) dubbi circa il suo futuro: «So che sono stato accostato alla Roma, ma in Italia nessuno mi ha cercato per tornare ad allenare».
Se l’aspettava una serie A così, senza un padrone? «È bellissima. Cinque squadre in quattro punti. Il massimo, se pensiamo alle ultime quattro stagioni dominate dalla Juve».
Inter prima, ma dopo il ko con la Lazio sembrano essere saltati i nervi... «Mancini ha fatto un gran lavoro, la squadra ha trovato equilibri importanti. Il resto sono affari di spogliatoio».
Napoli e Fiorentina sono le vere sorprese? «Praticano il gioco più bello: tanta qualità associata a dinamismo. Sarri poi ha il merito di aver trovato subito il feeling con i grandi campioni, a cominciare da Higuain».
La Juve sembrava out e invece... «Per me non è una sorpresa. Allegri ha ritrovato la forza di un gruppo che possiede grandi qualità».
E poi c’è la Roma che non trova pace. «Ma i giallorossi hanno qualità che non scopriamo ora e dopo la sosta tornerà gente come Totti e Strootman. Valori aggiunti per Garcia».
E la Lazio? «Troppo staccata. Penso che ripetere il terzo posto della passata stagione sia impresa difficilissima per Pioli».
A quando Lippi di nuovo in trincea? «Aspetto una chiamata che finora, giuro, in Italia non è arrivata. Devo essere sincero: in Cina avevo perso l’entusiasmo, ma da quando sono rientrato a casa, mi è tornata la voglia di allenare ancora»