09/12/2015 14:22
Per James Pallotta Roma-Bate Borisov è «la grande partita» e non solo per 15 milioni di euro (5,5 premio Uefa, 3,5 market pool, 1,5 premio vittoria, incasso della gara di andata degli ottavi, bonus degli sponsor giallorossi anche se la squadra manca ancora del main sponsor). Edin Dzeko ha detto alla vigilia che «per vincere trofei abbiamo bisogno dei nostri tifosi». Rudi Garcia ha rispolverato un vecchio slogan: «È come per il derby: questa partita non si gioca, questa partita si vince».
Ma anche stasera l'Olimpico sarà semi-deserto. Molti andranno a Trigoria, dove, alle 14.30, è in programma Roma-Bate Borisov di Youth League. La squadra allenata da Alberto De Rossi, proprio come quella di Rudi Garcia, si qualifica con una vittoria e potrà contare su un tifo che nessuna squadra Primavera ha avuto mai.
Una situazione surreale in concomitanza con una gara — quella «vera» — senza domani. Il passaggio del turno è vitale per le casse, il prestigio e per uscire dalla crisi nata dopo la sosta. La società giura che il posto di Garcia non è a rischio. In nessun caso. Ma meglio vincere per non mettere alla prova la veridicità di queste difese.
Garcia ha convocato sia Salah sia Gervinho, ma solo l’egiziano ha possibilità di giocare. Subito o durante la gara? Il tecnico francese ha anche rispolverato un nostalgico ma inconsapevole «dobbiamo vincere e vinceremo». Il suo cammino in Champions League, tra Lilla e Roma, non è certo esaltante: 4 vittorie, 7 pareggi e 12 sconfitte, due delle quali proprio contro il Bate Borisov (una con il Lilla e una con la Roma). Però, come ha detto a ragione, adesso il passato non conta nulla.
(corsera)